Coltello alla gola, rapina nel "kebab"

Venerdì 1 Luglio 2016
Sono stati scoperti a rubare una bottiglia di aranciata e allontanati dal locale. A distanza di pochi minuti sono tornati sul posto aggredendo il gestore con un coltello e rapinandolo dell'incasso della serata. È finita nelle celle di sicurezza della questura la notte brava di un tunisino e del suo complice italiano: Mohamed Ben Khalifa, 44 anni, tunisino, e Davide Milazzo, pure 44enne, originario di Torino (nelle foto), sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per rapina e lesioni. Il terzo componente della banda ha le ore contate: è stato identificato e i poliziotti sono sulle sue tracce. È l'una di notte quando il terzetto entra nel kebab di piazzale Stazione. Approfittano di un attimo di disattenzione dell'esercente, un bengalese di 38 anni, e rubano una bottiglia di aranciata. Uno dei tre la nasconde sotto alla maglietta. Il kebabbaro se ne accorge e lo obbliga a restituirla. Poi costringe ilterzetto a levare le ancore. Ben Khalifa, Milazzo e l'altro complice non digeriscono l'affronto. Fanno marcia indietro e tornano nel kebab decisi a vendicarsi: il tunisino punta un coltello alla gola del gestore mentre Milazzo ne approfitta per svuotare il registratore di cassa in cui c'erano 360 euro. Il terzo resta sulla porta del locale a fare da palo. Ne nasce anche una colluttazione in cui il povero bengalese rimedia una coltellata di striscio ad un fianco. Il kebabbaro non si perde d'animo. Prima di farsi refertare al pronto soccorso (la prognosi sarà di dieci giorni) chiama il 113. Descrive ai poliziotti i tre rapinatori. Vi sono poi le immagini del sistema di videosorveglianza di piazzale Stazione ad aiutare gli inquirenti.Tutte le fasi della rapina sono state riprese. Viene diramata una nota di ricerca a tutte le volanti. Ben Khalifa e Milazzo vengono rintracciati poco dopo in piazza Salvemini. Uno dei due si stava cambiando la maglietta. L'indumento è stato sequestrato assieme al coltello utilizzato per la rapina. I due vengono fermati mentre il complice è tuttora ricercato.
Soltanto poche ore prima Milazzo era stato controllato dalla polizia. Si era recato in stazione assieme ad un amico per acquistare metadone. Aveva consegnato 70 euro ad un giovane che si era però dato alla fuga senza effettuare la consegna. Milazzo si era rivolto al 113. Lui, l'amico e il truffatore erano stati accompagnati in questura. Dopo gli accertamenti di prassi il 44enne era stato munito di foglio di via, in quanto dedito alla commissione di reati, mentre il finto venditore era stato denunciato per apppropriazione indebita.

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