L'ex direttore generale di PadovaFiere, licenziato dopo il caso Expobici, ha vinto la causa. Il giudice del lavoro con sentenza dello scorso 15 maggio ha accertato l'assenza di giusta causa del licenziamento del manager e ha condannato PadovaFiere a pagare a Paolo Coin 98.471 euro a titolo di indennità sostitutiva del preavviso e 147.626 euro per l'indennità supplementare con interessi legali e rivalutazione monetaria. In totale l'ex direttore generale dovrà essere risarcito con 246 mila euro. «Un licenziamento pretestuoso e particolarmente vessatorio ha evidenziato Coin - un patto di non concorrenza soppresso, il totale disinteresse verso risorse umane strategiche. Al di fuori del caos mediatico messo in atto dai vertici di PadovaFiere la cosa che emerge in modo chiaro è la palese volontà di perseguire vie legali ignorando completamente il bene di PadovaFiere. Il risultato è stata la precipitosa fine dell'esperienza gestionale di Gl Events a Padova con i danni conclamati dagli ultimi bilanci. Attraverso i contenziosi si è cercato di distogliere l'attenzione dalla situazione di PadovaFiere, senza successo a quanto pare». «Mentre PadovaFiere ha già celebrato il suo processo sulle testate giornalistiche - ha sottolineato l'avvocato Davide Gianella - noi dimostreremo tutte le incongruenze, gli errori e l'assoluta infondatezza delle accuse mosse. In giudizio verranno portati finalmente anche i risultati di apposite analisi tecniche che dimostreranno e smaschereranno il castello di accuse infondate mosse, a partire dall'accesso abusivo che abusivo non era». Le indidagini sul caso Expobici da parte della procura di Venezia si sono concluse lo scorso giugno. La Fiera di Padova ha chiesto 16 milioni e 200 mila euro di risarcimento danni agli indagati. Le accuse per Paolo Coin sono accesso abusivo in concorso al sistema informatico di PadovaFiere e di rivelazione del segreto professionale. Paolo Coin, secondo l'accusa, avrebbe divulgato alla Fiera di Verona almeno tredici documenti top secret di proprietà di PadovaFiere. Tradotto, avrebbe rubato tutte le conoscenze e i contatti di proprietà di PadovaFiere per organizzare Expobici alla Fiera di Verona.
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