Domenica 18 settembre due disinneschi di altrettanti ordigni bellici, identici, bombe d'aereo di 500 libbre l'una, rinvenute non molto tempo fa a Curtarolo e Campo San Martino. Durante la seconda guerra mondiale l'obiettivo era il ponte ferroviario sul fiume Brenta. Ovviamente gli ordigni non sono andati a segno, sono rimasti nel sottosuolo per più di settant'anni, per essere rinvenuti duranti gli scavi per alcuni lavori. Nel caso specificio quelli per realizzare il ponte della ciclopista Ostiglia sul fiume Brenta, nello stesso punto in cui c'era il ponte distrutto dagli ordigni degli Alleati. Non capita spesso che l'operazione di disinnesco coinvolga nello stesso giorno più di un ordigno. Nel pomeriggio di mercoledì nella sede della Prefettura di Padova, il prefetto Patrizia Impresa ha fissato il giorno di disinnesco per la terza domenica di settembre. La macchina organizzativa è già ampiamente al lavoro.
L'operazione, denominata "Vallum Secundum" è coordinata dalla Prefettura e vedrà impegnati gli artificieri dell'Esercito appartenenti al 2. Reggimento genio guastatori di Trento e i Palombari del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori Teseo Tesei di La Spezia. Personale delle forze armate altamente specializzato. A loro il compito di eseguire le operazioni di recupero e bonifica delle due bombe d'aereo. Il prefetto, con apposita ordinanza, adotterà tutti i provvedimenti necessari a tutela della sicurezza e della pubblica incolumità che verranno resi noti agli interessati. Per la direzione unitaria dell'operazione sarà costituito a Curtarolo il Centro di coordinamento soccorsi che vedrà la presenza di tutti i responsabili delle forze interessate all'operazione: dai professionisti ai volontari. A breve quindi verrà resa nota la procedura da seguire per evitare qualsiasi rischio: zone da evacuare, punti di raccolta, vigilanza specifica. Gli ordigni hanno il doppio di potenza di quello disinnescato nell'ottobre del 2015 a Camposampiero, trovato durante i lavori sul cavalcaferrovia a poca distanza dall'ospedale cittadino.
L'operazione, denominata "Vallum Secundum" è coordinata dalla Prefettura e vedrà impegnati gli artificieri dell'Esercito appartenenti al 2. Reggimento genio guastatori di Trento e i Palombari del Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori Teseo Tesei di La Spezia. Personale delle forze armate altamente specializzato. A loro il compito di eseguire le operazioni di recupero e bonifica delle due bombe d'aereo. Il prefetto, con apposita ordinanza, adotterà tutti i provvedimenti necessari a tutela della sicurezza e della pubblica incolumità che verranno resi noti agli interessati. Per la direzione unitaria dell'operazione sarà costituito a Curtarolo il Centro di coordinamento soccorsi che vedrà la presenza di tutti i responsabili delle forze interessate all'operazione: dai professionisti ai volontari. A breve quindi verrà resa nota la procedura da seguire per evitare qualsiasi rischio: zone da evacuare, punti di raccolta, vigilanza specifica. Gli ordigni hanno il doppio di potenza di quello disinnescato nell'ottobre del 2015 a Camposampiero, trovato durante i lavori sul cavalcaferrovia a poca distanza dall'ospedale cittadino.
