Anche i preti al volante con il cellulare

Sabato 16 Luglio 2016 di Un sacerdote tra i trasgressori. Boom di infrazioni, una strage di multe: mille in un anno
Neppure i preti resistono alla vietatissima tentazione terrena di rimanere sempre connessi con il resto del mondo. C'è anche un sacerdote fra i 193 automobilisti pizzicati dalla polizia stradale al volante con il cellulare incollato all'orecchio, una delle cattive pratiche più pericolosa in assoluto. Il numero è esorbitante, se si pensa che gli agenti della sezione di Padova, guidati dal comandante Sabato Riccio, sono stati impiegati in questo servizio mirato solo negli ultimi quindici giorni, non continuativi e per un solo turno al giorno: il dato quindi va moltiplicato e non di poco.
Se la distrazione è la principale causa di incidenti stradali in assoluto, la mania di stare attaccati al cellulare in ogni caso e in ogni momento, anche se questo significa rischiare la vita, è al primo posto della classifica. Per questo la polizia stradale di Padova, dallo scorso anno, ha inaugurato uno speciale servizio - prima in Italia - per scoraggiare la pessima abitudine che contagia davvero tutti: impiegati, operai, liberi professionisti di ogni età, anche se la maggioranza dei multati è piuttosto giovane. Funziona così: due agenti in borghese in sella a una moto altrettanto "anonima" si piazzano su strade strategiche (nel caso le direttrici che dall'autostrada portano al centro) e, quando vedono qualcuno con il cellulare all'orecchio, lo seguono per qualche centinaio di metri, poi lo accostano e lo fermano per sanzionarlo. Cosa si rischia? In base all'articolo 173 del codice della strada 161 euro di multa e cinque punti in meno sulla patente, che diventano dieci se si è neopatentati. Inoltre, se in un biennio si risulta recidivi è prevista anche la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Il tipo di infrazione, nonostante sia davvero molto rischiosa e ormai tutti lo sappiano, è decisamente in aumento, così come altre piuttosto comuni tra chi guida. In tutto il 2015 la polizia stradale ha elevato, tra città e provincia, 911 sanzioni per l'uso di apparecchi radiotelefonici al volante, mentre nei primi sei mesi di quest'anno è già arrivata a quota 560. Ma impennate nelle multe vanno registrate anche per il mancato uso delle cinture di sicurezza (539 nei primi sei mesi del 2015, 744 da gennaio a oggi), per la guida in stato di ebbrezza (sempre per semestre, 216 contro 261 di quest'anno), per la circolazione senza essere assicurati (168 contro 182). Come mai questo aumento? Una concomitanza tra una politica di controlli mirati della polstrada rispetto a specifiche infrazioni e una maggiore sconsiderata imprudenza degli automobilisti.
E ovviamente salgono anche i dati complessivi. Sempre in città e provincia, le infrazione al codice della strada sono state 9.988 nel primo semestre 2015 e 10.172 da gennaio scorso. Altrettanto dicasi per la detrazione di punti dalla patente: 11.513 contro 13.829.

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