(Al.Rod.) Sergio Giordani, padovano, 64 anni, è presidente e amministratore

Lunedì 26 Giugno 2017
(Al.Rod.) Sergio Giordani, padovano, 64 anni, è presidente e amministratore
(Al.Rod.) Sergio Giordani, padovano, 64 anni, è presidente e amministratore delegato di Trops spa, la società che controlla la catena di negozi sportivi Non solo sport. E'stato consigliere delegato di Aspiag service spa (gruppo Despar) e dal 1994 al 1996 presidente del Calcio Padova. E proprio nel giugno di 23 anni fa raggiunge l'obiettivo che ancora oggi rivendica con orgoglio: riportare i biancoscudati in A dopo 32 anni di serie cadette. Fino allo scorso febbraio è stato presidente di Interporto. In passato ha ricoperto incarichi in Camera di commercio, Fiera spa e Aeroporto Allegri. Nonostante la forte amicizia che lo lega all'ex sindaco Flavio Zanonato, Giordani, da sempre, politicamente viene considerato un moderato di centrodestra. Non è affatto un caso che, anche alla luce dei risultati conseguiti, in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione di Interporto, l'allora sindaco Massimo Bitonci abbia deciso di rinnovare la fiducia a quello che un anno e mezzo dopo sarebbe diventato il suo principale sfidante nella corsa alla poltrona più alta di palazzo Moroni. Nonostante questo a fine gennaio, dopo un lavoro certosino di ricerca di un candidato civico in grado di intercettare una parte di quel voto moderato andato due anni e mezzo prima a Bitonci, il centrosinistra riesce convincere l'ex patròn del Calcio Padova a fare il grande passo. Dopo alcune indiscrezioni giornalistiche, la candidatura viene ufficializzata il 25 gennaio nella sala verde del Pedrocchi. Inizialmente Giordani si dice pronto anche a sottoporsi alla liturgia delle primarie. Poi, convinto dai maggiorenti del Pd, cambia idea. Nel frattempo monta il fenomeno di Coalizione civica che, a fine febbraio, elegge Arturo Lorenzoni come suo candidato. Ne seguono settimane di polemiche e, alla fine, il centrosinistra decide di andare diviso al primo turno. A scuotere la campagna elettorale, però, è la notizia che arriva nelle redazioni nella tarda serata di giovedì 4 maggio: Giordani è stato colpito da un malore durante un incontro pubblico a Voltabarozzo. Il giorno successivo si saprà che quel malore è un ictus. Ne seguono giorni concitati, si ipotizza un suo ritiro. In poco più di una settimana, però, il candidato del centrosinistra esce dall'ospedale e torna a fare campagna elettorale. L'11 giugno, con il 29,21% dei consensi, si aggiudica il ballottaggio. Il giorno successivo con Lorenzoni l'accordo è già fatto. Nei 13 giorni successivi i due diventano inseparabili, una circostanza che sembra galvanizzare quella fetta di sinistra che, fino a quindici giorni fa, storceva il naso quando sentiva nominare l'ex patròn del Calcio Padova.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci