MILANO - Terremoto in casa Sole 24 Ore. Il giorno dopo la seduta del board del gruppo che ha approvato la semestrale con un rosso di 50 milioni di euro, si è dimesso il presidente, Giorgio Squinzi e con lui hanno fatto un passo indietro anche altri 5 consiglieri (Carlo Pesenti, Claudia Parzani, Livia Pomodoro, Carmela Colaiacovo e Mauro Chiassarini).
Gli stessi dimissionari hanno motivato la propria decisione «anche in considerazione della irrituale richiesta avanzata dal socio di maggioranza circa la preventiva disponibilità di tutti i consiglieri a rimettere in futuro il proprio mandato».
Nella nota sottoscritta da tutti e 5 gli ex componenti del cda del gruppo è spiegato che «La decisione immediata e irrevocabile, è stata presa, nell'interesse della società e della preservazione della stessa, al termine della riunione che ha approvato la relazione semestrale».
Da parte sua Confindustria ha ribadito la linea sul controllo del quotidiano che è irrinunciabile e non prevede alcuna apertura per l'entrata nell'azionariato di imprenditori come nuovi soci, c'è disponibilità per un aumento di capitale e la realizzazione del piano industriale approvato venerdì dal cda.
Gli stessi dimissionari hanno motivato la propria decisione «anche in considerazione della irrituale richiesta avanzata dal socio di maggioranza circa la preventiva disponibilità di tutti i consiglieri a rimettere in futuro il proprio mandato».
Nella nota sottoscritta da tutti e 5 gli ex componenti del cda del gruppo è spiegato che «La decisione immediata e irrevocabile, è stata presa, nell'interesse della società e della preservazione della stessa, al termine della riunione che ha approvato la relazione semestrale».
Da parte sua Confindustria ha ribadito la linea sul controllo del quotidiano che è irrinunciabile e non prevede alcuna apertura per l'entrata nell'azionariato di imprenditori come nuovi soci, c'è disponibilità per un aumento di capitale e la realizzazione del piano industriale approvato venerdì dal cda.