ROMA - Arrivano le regole per i rimborsi agli investitori che hanno visto andare

Giovedì 30 Giugno 2016
ROMA - Arrivano le regole per i rimborsi agli investitori che hanno visto andare in fumo le obbligazioni delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife) salvate dall'intervento del governo nel novembre 2015. E una raffica di misure per consentire agli istituti recuperi più veloci dei crediti: allungato da sei a nove mesi il termine, dal mancato pagamento di tre rate anche non consecutive, dopo il quale scatta l'inadempimento. Ruota su questi due capisaldi il decreto legge banche-risparmiatori approvato ieri con la fiducia al Senato con 287 voti favorevoli, 173 contrari e tre astenuti. La lunga attesa dei circa 11 mila obbligazionisti è dunque finita. Si può accettare un ristoro che può raggiungere fino all'80% dei risparmi perduti, oppure si può scegliere la strada dell'arbitrato presso i giudici dell'Anac. L'opzione rimborso automatico parte a luglio: 6 mesi per fare domanda, 60 giorni per ottenere il denaro. A condizione che sia tutto in regola. E cioè di essere stati in grado di dimostrare di trovarsi in una di queste due situazioni: reddito inferiore a 35 mila euro lordi annui o un patrimonio mobiliare (dunque non case ma titoli, azioni o gioielli) sotto i 100 mila euro. Le obbligazioni devono essere state acquistate prima del 12 giugno 2014 ed è necessario non aver speculato sul mercato on-line secondario. Circostanza che esclude 158 obbligazionisti.
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