Airbus decolla solo con i sussidi

Venerdì 23 Settembre 2016 di L'accusa del Wto: «Aiuti di Stato per 5 miliardi di dollari per il lancio del nuovo A350»
Lo scontro senza esclusione di colpi tra Stati Uniti e Unione Europea adesso passa per i cieli. Secondo l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto l'acronimo inglese), l'Ue non avrebbe rispettato i suoi obblighi nell'eliminazione dei maxi sussidi che i governi europei hanno fornito per creare e sostenere Airbus per oltre 40 anni.
In sostanza, secondo il Wto, anziché rivedere i 17 miliardi di dollari di sussidi forniti al colosso europeo dell'aerospazio, gli stati membri dell'Ue hanno fornito nuovi aiuti illegali, presumibilmente pari a 5 miliardi di dollari, per il lancio del nuovo A350. Insomma, a detta dell'Organizzazione con sede a Ginevra, che lo scrive in un documento di 574 pagine pubblicato sul proprio sito internet, non sarebbe stata rispettata una precedente sentenza della stessa Wto che imponeva di eliminare i sussidi o di vanificarne gli effetti. E le misure prese dall'Ue sarebbero «insufficienti». «Sembra che l'A350 XWB non potesse essere lanciato e introdotto nel mercato senza aiuti», è l'accusa specifica mossa dalla Wto, tra l'altro convinta che nessun modello della flotta Airbus esisterebbe se l'azienda non avesse ricevuto proprio questi aiuti illegali. Il gruppo europeo, dal canto suo, boccia questa interpretazione dei fatti e fa sapere che la Wto «ha riconosciuto non solo che lo strumento usato da Airbus è completamente legale, ma anche che i termini degli accordi per l'A350 sono vicini alla perfezione e richiedono piccoli aggiustamenti».
Naturalmente, la presa di posizione dell'Organizzazione mondiale del commercio ha immediatamente fatto scattare i festeggiamenti della Boeing, ossia la principale concorrente americana del gruppo europeo dell'aerospazio. «La decisione, attesa da tempo, chiama Ue e Airbus a rispondere delle loro trasgressioni alle leggi globali sul commercio. È una vittoria per un commercio mondiale giusto e per i lavoratori americani dell'aerospazio», ha dichiarato l'ad di Boeing Dennis A. Muilenburg. «Abbiamo sostenuto per lungo tempo - è stato il commento del ministro del Commercio americano Michael Froman - che i sussidi all'industria aerea europea sono costati decine di miliardi di dollari alle aziende americane in termini di ricavi persi, e questo verdetto lo dimostra. Gli Usa non tollereranno che i loro partner commerciali ignorino le regole alle spese dei lavoratori americani e delle loro famiglie». A questo punto, il verdetto della Wto apre la strada a sanzioni commerciali per miliardi di dollari contro l'Ue, con gli Stati Uniti che hanno addirittura ventilato la possibilità di introdurre dazi per 7 miliardi di dollari.
Il tema degli aiuti illegali è quanto mai caldo di questi tempi sull'asse tra Europa e Stati Uniti. Alla fine di agosto, ha creato irritazione oltre oceano la decisione dell'Ue di sanzionare il colosso tecnologico statunitense Apple per 13 miliardi per presunti «illegali vantaggi fiscali» ottenuti in Irlanda. E a incrinare ulteriormente i rapporti tra Ue e Usa, nei giorni scorsi, è arrivata la richiesta del governo americano di 14 miliardi di dollari alla banca tedesca Deutsche Bank per vecchie operazioni riguardanti i derivati immobiliari. Insomma, una cosa è certa: sulle due sponde dell'Oceano è guerra aperta. E la nuova battaglia si combatte proprio con gli Airbus.
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