UDINE - (AL) Gianfranco Moretton, già assessore regionale della Giunta di Riccardo Illy ed ex capogruppo Pd, resta attento lettore delle vicende regionali e interviene sulle recenti affermazioni dell'assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, riguardo alle positive ripercussioni sulle casse regionali del patto Padoan-Serracchiani siglato il 23 ottobre 2014 e che deve essere ora rinegoziato perché ha valore fino al bilancio 2017, per la parte finanziaria. «Peroni dice Moretton afferma che con l'accordo del 2014 la Regione ci ha guadagnato 80 milioni nel 2017 e 90 milioni nel 2018. Francamente non è una novità, perché si tratta di un'affermazione già nota».
Secondo Moretton, inoltre, «in realtà la Regione non ha guadagnato quelle cifre, bensì ha perso un po' meno di quanto ci avevano già tagliato e così, in un certo senso, ha guadagnato un'entrata aggiuntiva». Poi, prosegue l'ex esponente dei Dem, «Peroni allude alla sentenza della Corte costituzionale 188/2016. In essa la Consulta ha bacchettato lo Stato per tagli illegittimi, riattribuendoci una parte, ma ha anche censurato la Regione perché incapace di quantificare i tagli illegittimi». Quanto al rinnovo del patto Padoan-Serracchiani, secondo Moretton «lo Stato probabilmente ricorrerà a una norma ponte».
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Secondo Moretton, inoltre, «in realtà la Regione non ha guadagnato quelle cifre, bensì ha perso un po' meno di quanto ci avevano già tagliato e così, in un certo senso, ha guadagnato un'entrata aggiuntiva». Poi, prosegue l'ex esponente dei Dem, «Peroni allude alla sentenza della Corte costituzionale 188/2016. In essa la Consulta ha bacchettato lo Stato per tagli illegittimi, riattribuendoci una parte, ma ha anche censurato la Regione perché incapace di quantificare i tagli illegittimi». Quanto al rinnovo del patto Padoan-Serracchiani, secondo Moretton «lo Stato probabilmente ricorrerà a una norma ponte».
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