No ai vaccini da una famiglia su 10

Mercoledì 24 Maggio 2017
No ai vaccini da una famiglia su 10
Dopo l'ok del Consiglio dei ministri al decreto che allarga a 12 le vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione a scuola, gli ambulatori delle aziende sanitarie si preparano a vaccinare migliaia di bambini e per alcune Aziende sanitarie potrebbero emergere problemi organizzativi come ha sottolineato Giancarlo Icardi, coordinatore del gruppo vaccini della Società italiana di igiene e sanità pubblica. Particolarmente oberato potrebbe essere il Distretto sanitario di Codroipo, alle prese con la rivaccinazione di 7mila bambini dopo il caso, che risale allo scorso fine aprile, delle presunte, finte vaccinazioni da parte dell'assistente sanitaria Emanuela Petrillo, la cui posizione è ora sotto indagine.
Ad oggi sono già stati vaccinati centinaia di bambini: «Si procede regolarmente - conferma il direttore dell'Azienda 3, Pierpaolo Benetollo nonostante qualche difficoltà a mettersi in contatto con tutte le famiglie i cui figli sono stati richiamati per il vaccino. Finora, comunque, il tasso di adesione è molto alto». Si parla infatti del 90%, mentre una famiglia su dieci ha chiesto del tempo per riflettere sull'opportunità di far rivaccinare o meno i bambini. Tale percentuale coincide con il numero di famiglie che hanno richiesto il prelievo di sangue per avere chiarezza certa sulla circostanza se i figli siano coperti o meno dai vaccini somministrati nel periodo in cui Petrillo prestava servizio a Codroipo.
«Noi sconsigliamo il prelievo aggiunge Benetollo e la maggioranza dei genitori lo ha capito, tant'è che i richiedenti si stanno riducendo giorno dopo giorno». Ma per i genitori che ne fanno richiesta il prelievo viene fatto gratuitamente secondo quanto stabilito dalla Regione nelle settimane scorse. Sono state diverse, infatti, le mamme che hanno manifestato il timore di conseguenze per una doppia vaccinazione, nonostante le rassicurazioni delle autorità sanitarie.
Per dare tempo alle famiglie di riflettere sulla scelta, l'Azienda negli ultimi due giorni ha ridotto fortemente le sedute vaccinali concentrandosi sugli inviti: «Una decisione che abbiamo preso per dare ai genitori almeno un paio di giorni per decidere». Finora, infatti, la chiamata avveniva al massimo il giorno precedente all'appuntamento fissato per la seduta vaccinale.
Altro filone è quello dei prelievi necessari alla Procura di Udine per portare avanti le indagini che vedono Emanuela Petrillo indagata per l'ipotesi di reato di omissioni di atti d'ufficio e falso in certificazioni. «Sono cominciati i primi prelievi utili alle indagini conferma il direttore Benetollo e in questi giorni stiamo definendo quanti bambini verranno chiamati al prelievo tra quelli vaccinati da Petrillo e quelli vaccinati, invece, da altre assistenti sanitarie».
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