Internet, il simbolo #hashtag compie dieci anni Storia di un cancelletto che ci cambiò la vita

Giovedì 24 Agosto 2017
ROMA - Compie 10 anni l'hashtag, un simbolo nato per etichettare le frasi agli albori di Twitter e diventato, negli anni, la bussola social che indica argomenti e notizie di tendenza. Il primo è stato usato il 23 agosto 2007 e ora, a un decennio di distanza, sul microblog ne vengono twittati 125 milioni al giorno. Hashtag è una parola composta da «hash», cancelletto, e «tag», etichetta. Graficamente il suo simbolo è proprio il cancelletto, quella sorta di griglia che nel secolo scorso per alcuni significava «numero» (ma per i più era solo un simbolo astruso sulla tastiera dei telefoni). A dargli nuova vita ci pensò Chris Messina, giovane avvocato americano che 10 anni fa su Twitter lanciò un'idea: «Che ne dite di usare # per i gruppi?». A partire dal quel tweet, l'hashtag si è evoluto ed è diventato parte del linguaggio comune: nel 2012 è stata la parola più usata dell'anno in Usa, e nel 2014 è entrata nel dizionario inglese Oxford. Il suo significato oggi è conosciuto in tutto il mondo, così come la sua funzione: un filtro grazie a cui, nella ininterrotta cacofonia dei cinguettii, si può far emergere ciò che vogliamo ascoltare. Cercando un hashtag su Twitter riusciamo infatti a leggere solo i post su un determinato argomento, sia esso la partita di calcio o un attacco terroristico. Non solo: guardando ai «trending topics», cioè agli hashtag più usati in un certo giorno in un Paese o una città, abbiamo l'elenco dei fatti che più hanno attirato l'attenzione dei cittadini. Lo stesso meccanismo funziona anche sugli altri social media che, via via, hanno imbarcato l'hashtag: da Facebook e Instagram a Pinterest e YouTube.

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