SANTA CLARA - Supportati da una grande difesa i Denver Broncos hanno vinto a Santa

Martedì 9 Febbraio 2016
SANTA CLARA - Supportati da una grande difesa i Denver Broncos hanno vinto a Santa Clara, in California, la 50° edizione del Super Bowl Nfl, battendo con un autorevole 24-10 i Carolina Panthers. Per i Broncos è il terzo Trofeo della loro storia dopo quelli conquistati nel 1997/98 e 1998/99. I Panthers, considerati i favoriti per aver subito una sola sconfitta in tutta la stagione, non sono riusciti a sollevare il primo titolo della loro storia. In una sfida in cui le attenzioni erano tutte sui quarterbacks, è stata la difesa dei Denver Broncos a fare la differenza nel match contro il miglior attacco del campionato. «Sono stati impressionanti, non solo oggi, ma per tutta la stagione», ha detto il quarterback Peyton Manning riferendosi ai suoi compagni di squadra. Le tante prestazioni di altissimo livello durante l'anno hanno portato a considerare la difesa dei Broncos una delle migliori in assoluto, e la pressione su Cam Newton, quarterback dei Panthers, ha deciso la sfida.
Infatti è stato proprio Newton a "tradire" i Panthers, perdendo tre palloni che hanno consentito a Denver di costruire subito un parziale di 10-0 che si è poi rivelato decisivo per la vittoria finale. Fra i protagonisti il quarterback Peyton Manning, probabilmente all'ultima partita della carriera anche se nel post-gara non ha escluso un clamoroso dietrofront. Miglior giocatore della partita è stato il linebacker dei Broncos, Von Miller, seconda scelta assoluta al draft 2011 proprio dietro Newton. «Abbiamo lavorato duramente per due anni. I miei compagni ed io, tutti insieme. Questo è ciò per cui abbiamo lavorato. Sono così orgoglioso dei miei compagni di squadra e degli allenatori», ha detto Miller.
I Broncos di Peyton Manning hanno dominato l'incontro fin dalle prime battute e non sono mai stati in svantaggio. Manning è uscito dal campo a pochi secondi dal finale e si è goduto una standing ovation: potrebbe essere stata la sua ultima partita, la fine di una gloriosa carriera nel football: «Mi prendo però del tempo per riflettere. Stasera berrò molta Budweiser» ha detto Manning di fronte alle telecamere che lo assediavano. L'evento sportivo più seguito d'America si è aperto con tutte le star del football, anche Tom Brady, fischiato dal pubblico. La difesa dei Broncos ha funzionato alla perfezione. Impenetrabile anche per il quarterback dei Carolina Panthers, Cam Newton, a cui piace paragonarsi a Superman e che ha spinto la sua quadra fino alla partita al "Levìs Stadium" di Santa Clara, in California. Fra le migliaia di spettatori sugli spalti, molti vip: da Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas a Justin Bieber e suoi amici, da David Beckham e suo figlio Brooklyn a Kate Hudson.
In una kermesse tutta lustrini, le regine della serata sono state Lady Gaga e Beyoncé. Lady Gaga, con un completo pantalone rosso di Gucci e scarpe con i colori della bandiera americana, ha cantato l'inno nazionale, mandando in visibilio il pubblico e la rete. «Cantare l'inno al Super Bowl è il mio sogno» ha detto Lady Gaga, sottolineando che fin da piccola si esibiva nell'inno ispirandosi a Whitney Houston.
Beyoncé è stata la regina dell'halftime: la star, in tripudio, è comparsa accanto ai Coldplay e Bruno Mars. Si è esibita con loro, con una mise e pose che hanno ricordato Michael Jackson negli anni 1990. Si è ripresa mentre stava per cadere quando ha cantato la canzone lanciata poche ore prima, e poi al termine dello show ha annunciato il suo nuovo tour mondiale. Il sito della cantante è stato preso d'assalto ed è diventato inaccessibile, sommerso dai contatti. Beyoncé poco prima della performance ha ricevuto - secondo indiscrezioni riportate dalla stampa americana - 10.000 rose dal marito Jay Z.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci