(c. rep.) Prima sbaglia un rigore, poi ne segna un altro, raddoppia con un gran sinistro al volo e avvia l'azione del 3-1 definitivo del Real Madrid sulla Real Sociedad: questa in sintesi la partita di Ronaldo che di fatto ha salvato la panchina di Benitez, fischiato (insieme ai giocatori) dopo il provvisorio pareggio dei baschi e condannato a convivere con l'ombra di Zidane, pronto a subentrargli al prossimo scivolone.
La vittoria ha riportato per qualche ora i madridisti in vetta alla Liga – prima del contro-sorpasso dell'Atletico che si è aggiudicato il derby col Rayo, grazie ai gol di Correa e Griezmann negli ultimi 2' di gara – ma non cancella i problemi dei Blancos, poco brillanti sul piano del gioco.
In vetta con i Colchoneros c'è il Barcellona di Messi, a segno anche nel giorno della sua 500ª partita con la maglia blaugrana. I catalani superano il Betis e devono ancora recuperare una partita, rinviata per il Mondiale poi conquistato.
A guidare la Premier è invece Claudio Ranieri (in coabitazione con l'Arsenal), riuscito a neutralizzare anche il Manchester City nell'ultimo turno del 2015. «È un torneo pazzo, sembra che nessuno lo voglia vincere», le sue parole dopo lo 0-0 contro Agüero e compagni. «Chiudere l'anno in testa è un miracolo per il Leicester ma ai miei ragazzi dico di continuare a combattere, perché questa è la nostra filosofia». Avanti così e lo faranno Baronetto.
La vittoria ha riportato per qualche ora i madridisti in vetta alla Liga – prima del contro-sorpasso dell'Atletico che si è aggiudicato il derby col Rayo, grazie ai gol di Correa e Griezmann negli ultimi 2' di gara – ma non cancella i problemi dei Blancos, poco brillanti sul piano del gioco.
In vetta con i Colchoneros c'è il Barcellona di Messi, a segno anche nel giorno della sua 500ª partita con la maglia blaugrana. I catalani superano il Betis e devono ancora recuperare una partita, rinviata per il Mondiale poi conquistato.
A guidare la Premier è invece Claudio Ranieri (in coabitazione con l'Arsenal), riuscito a neutralizzare anche il Manchester City nell'ultimo turno del 2015. «È un torneo pazzo, sembra che nessuno lo voglia vincere», le sue parole dopo lo 0-0 contro Agüero e compagni. «Chiudere l'anno in testa è un miracolo per il Leicester ma ai miei ragazzi dico di continuare a combattere, perché questa è la nostra filosofia». Avanti così e lo faranno Baronetto.
