NAPOLI - Il sindaco Rosa Capuozzo, in lacrime, cerca di difendere la sua giunta a Quarto Flegreo (Napoli) dall'assedio del Pd che in aula chiede dimissioni e scioglimento del Comune per mafia e ottiene un nuovo, anche se interlocutorio, appoggio dei 5 Stelle. Per il momento i vertici del Movimento sono ancora con lei ma se dovessero emergere nuovi sviluppi dall'inchiesta della Procura o dell'Anticorruzione (da cui emerge che il consigliere comunale grillino Giovanni De Robbio avrebbe attuato un tentativo di estorsione ai suoi danni) la Capuozzo dovrà subito fare un passo indietro.
«Le mafie da sempre tentano di salire sul carro del vincitore. Ci hanno provato anche con il M5s a Quarto e succederà anche in futuro» ma «i voti delle mafie ci fanno schifo» avverte il blog di Beppe Grillo (post genericamente firmato M5s) che anche ieri è tornato sulla vicenda più per attaccare il Pd che per difendere il sindaco pentastellato. Che è avvisato. «Se qualcuno per interessi personali e contro i nostri programmi e ideali tenterà di fare accordi con loro - dicono i 5S nel blog - verrà cacciato anche prima dell'esito finale delle inchieste». Insomma, il Movimento prende tempo, si dice comunque pronto a ridare la parola ai cittadini, ma cerca di sviare l'attenzione sul Pd che protesta davanti al Consiglio comunale in un clima di tensione e caos sedato dall'arrivo della polizia. «La camorra ed il Pd volevano infiltrarsi e condizionare il M5s. Ed hanno trovato le porte chiuse» attaccano i 5 Stelle che accusano: «Ricordiamo al Pd che tra gli indagati a Quarto c'è Marco Ferro, il loro ex assessore». Una linea difensiva che tuttavia non reggerebbe all'urto di sviluppi dell'inchiesta e che già scricchiola davanti alle timide risposte date finora da Rosa Capuzzo: perché avrebbe denunciato De Robbio per le sue minacce solo il 22 dicembre e come mai ha prima sostenuto di non aver ricevuto pressioni, ma di aver avuto solo divergenze politiche con il consigliere espulso? Senza contare la grana sull'appalto per la manutenzione di acquedotto e fognature nel Comune oggetto di una richiesta di informazioni da parte dell'Autorità di Cantone e ora in via di commissariamento.
«Le mafie da sempre tentano di salire sul carro del vincitore. Ci hanno provato anche con il M5s a Quarto e succederà anche in futuro» ma «i voti delle mafie ci fanno schifo» avverte il blog di Beppe Grillo (post genericamente firmato M5s) che anche ieri è tornato sulla vicenda più per attaccare il Pd che per difendere il sindaco pentastellato. Che è avvisato. «Se qualcuno per interessi personali e contro i nostri programmi e ideali tenterà di fare accordi con loro - dicono i 5S nel blog - verrà cacciato anche prima dell'esito finale delle inchieste». Insomma, il Movimento prende tempo, si dice comunque pronto a ridare la parola ai cittadini, ma cerca di sviare l'attenzione sul Pd che protesta davanti al Consiglio comunale in un clima di tensione e caos sedato dall'arrivo della polizia. «La camorra ed il Pd volevano infiltrarsi e condizionare il M5s. Ed hanno trovato le porte chiuse» attaccano i 5 Stelle che accusano: «Ricordiamo al Pd che tra gli indagati a Quarto c'è Marco Ferro, il loro ex assessore». Una linea difensiva che tuttavia non reggerebbe all'urto di sviluppi dell'inchiesta e che già scricchiola davanti alle timide risposte date finora da Rosa Capuzzo: perché avrebbe denunciato De Robbio per le sue minacce solo il 22 dicembre e come mai ha prima sostenuto di non aver ricevuto pressioni, ma di aver avuto solo divergenze politiche con il consigliere espulso? Senza contare la grana sull'appalto per la manutenzione di acquedotto e fognature nel Comune oggetto di una richiesta di informazioni da parte dell'Autorità di Cantone e ora in via di commissariamento.
