L'assessore regionale «Non possiamo continuare ad andare avanti in questo modo»

Giovedì 23 Febbraio 2017
BELLUNO - «La lettera di Bressa è indirizzata a Zaia, non a Veneto Strade. Adesso serve che il proprietario della rete viaria, ovvero la Provincia, dia garanzie ben precise di pagamento. Insomma, serve una lettera della Larese Filon. E spero che arrivi». Il confine tra augurio e invito velato può essere sottile. Nel caso dell'assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, il confine è talmente sottile da sparire. Quello che non scompare, invece, è il rischio di veder sparire il servizio di Veneto Strade dal primo marzo. Da mercoledì prossimo. Quindi, serve la lettera della presidente della Provincia. E serve subito. «Il contenuto della comunicazione che il sottosegretario Bressa ha inviato a Zaia dovrebbe servire a rassicurare la Provincia di Belluno circa il finanziamento del capitolo viabilità - sostiene l'assessore regionale Elisa De Berti -. Con quella lettera e con il contenuto di quella lettera, oltre a quello dell'incontro che la Larese Filon ha avuto a Roma la settimana scorsa, la sottoscrizione di una lettera di garanzia dovrebbe essere quasi scontata». Invece, a quanto pare, non c'è nulla di scontato. Men che meno la lettera fideiussoria di Palazzo Piloni. «Se le garanzie date da Bressa non sono sufficienti per la Provincia, perché dovrebbero essere sufficienti per Veneto Strade? - continua De Berti -. Una spa non può andare avanti a spizzichi e bocconi: ha bisogno di programmazioni certe. Per questo mi auguro arrivi quella lettera».

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