L'appello del patriarca: «Votate consapevoli»

Venerdì 21 Ottobre 2016 di «Documentarsi per decidere in coscienza valutando al meglio le conseguenze»
Non ha pronunciato né un sì né un no, giusto per sgombrare il campo da possibili accuse di ingerenza sulla vita politica. Ma il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, ha sentito la necessità di chiamare a raccolta i fedeli per approfondire i contenuti della riforma costituzionale su cui si andrà alle urne tra un mese e mezzo. Un incontro molto tecnico, quello di ieri nell'aula magna dell'istituto di cultura Laurentianum, in piazza Ferretto a Mestre, in cui tre docenti universitari hanno esposto le novità che potrebbero cambiare la legge fondamentale dello Stato a una platea di 300 persone e molto variegata, da chi la Costituzione l'ha vista nascere 70 anni fa a chi ha appena raggiunto la maggiore età e al referendum voterà per la prima volta. Imparzialità nel merito, è stata la parola d'ordine scandita da Moraglia che significativamente ha scelto questo tema, nel cuore della terraferma e a due passi dal Duomo, per inaugurare il nuovo corso del Marcianum dopo la nomina a presidente di Roberto Crosta, segretario della camera di commercio Delta lagunare, e l'insediamento del Cda. Partecipare, però, è fondamentale. L'appuntamento che ci attende il prossimo 4 dicembre non è di poco conto e non dev'essere sottovalutato ma considerato un passaggio essenziale in rapporto al bene comune del Paese, ha detto il patriarca nel suo saluto prima di accomodarsi in prima fila per ascoltare la lezione come tutti. Poi Moraglia ha invitato ad andare a votare consapevolmente: Quando come cittadini siamo chiamati a scegliere in vista del bene comune, esercitando la nostra sovranità, rispondiamo a un ben preciso dovere morale. Allora, documentarci di persona per esprimere un giudizio saggio e prudente, considerati tutti gli elementi favorevoli e contrari a ciò che siamo chiamati a decidere in scienza e coscienza, è necessario per evitare un cambiamento fine a sé stesso o l'immobilismo che paralizza, valutando al meglio ogni conseguenza del nostro atto. E ha concluso: L'auspico è che, come avvenne nell'elaborazione e approvazione di 70 anni fa dell'attuale Costituzione, anche oggi vi sia il contributo di tanti uomini e donne di buone volontà e in particolare dei cristiani laici del nostro Paese. A intervenire sono stati Marco Mancini (Università Ca' Foscari di Venezia), Andrea Pisaneschi (Università di Siena) e Lorenza Violini (Università statale di Milano), moderati da Roberto Senigaglia (sempre dell'Ateneo lagunare), che hanno parlato con il quesito referendario che si troverà sulla scheda elettorale proiettato sullo schermo. Appunto perché, prima di tutto, è indispensabile informarsi e sapere.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci