Il vescovo di Vittorio Veneto contro i sindaci del no, quelli che si rifiutano anche

Venerdì 26 Febbraio 2016
Il vescovo di Vittorio Veneto contro i sindaci del no, quelli che si rifiutano anche solo di partecipare ai tavoli in prefettura per parlare di accoglienza dei richiedenti asilo. Monsignor Corrado Pizziolo, pur con i toni ovattati tipici della curia, tira le orecchie ai sindaci riottosi, in questo caso leghisti, e ricorda a tutti il valore della solidarietà. Parole che, ovviamente, non scalfiscono per nulla il muro eretto dalla Lega, ferma nella propria posizione d'intransigenza. Il vescovo, nell'ultimo numero del settimanale diocesano L'Azione, definisce "uno strappo del tessuto di leale collaborazione tra istituzioni civili del nostro territorio" il rifiuto di presentarsi dal Prefetto. E poi specifica: "La cosa che mi stupisce e mi amareggia maggiormente è che l'oggetto di questo conflitto riguarda un valore umano e cristiano da tutti riconosciuto come tale, cioè la solidarietà. Proprio quella solidarietà che tutti i nostri comuni si onorano di mettere fra i propri obiettivi. Francamente - ammette il Vescovo di Vittorio Veneto - devo dichiarare la mia sorpresa e il mio grande dispiacere per questa frattura che sta opponendo due istituzioni del nostro ordinamento civile: una gran parte dei sindaci e la Prefettura. Personalmente non ricordo nulla di simile: che una parte così considerevole di primi cittadini opponga un rifiuto categorico all'invito di un'altra istituzione fondamentale del nostro vivere civile. A mio avviso si tratta di uno strappo del tessuto di leale collaborazione tra istituzioni civili del nostro territorio che, almeno a mio modesto parere, potrà avere solo esiti negativi". Monsignor Pizziolo ammette però che l'accoglienza nasconde problemi molto complessi e lancia quindi un appello alla collaborazione: "Di fronte alle richieste che il Prefetto rivolge pressantemente anche alla nostra diocesi, devo infatti onestamente riconoscere che ci troviamo noi pure in difficoltà, pur cercando di fare quanto è nelle nostre possibilità - aggiunge il Vescovo -. Ma sono anche convinto che se tutti, e non solo poco più di un terzo dei comuni della nostra provincia, si prestassero ad una ricerca condivisa di soluzioni, il peso sarebbe certamente più leggero per tutti. E non dovremmo assistere ad ammassamenti di centinaia di persone negli stessi luoghi». Molto netta la replica di Gianantonio Da Re, segretario nazionale della Lega. Dopo aver dato ai sindaci l'ordine di boicottare gli incontri con i prefetti, ribatte anche al vescovo: «La solidarietà andrebbe manifestata e rivolta sopratutto al proprio tessuto sociale, a quelle persone radicate nel territorio e che hanno bisogno di aiuto, e non solo a chi arriva da fuori. In questa emergenza ormai quotidiana l'unico valore è il business economico che circonda l'accoglienza».

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