Gomme e elettronica, è un altro MotoGP

Giovedì 17 Marzo 2016
Li avevamo lasciati a Valencia, quattro mesi fa, dopo un finale di stagione a dir poco controverso. Il 2016 della MotoGP riparte da Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez, come da disposizione al tavolo della conferenza stampa in Qatar, prologo del debutto stagionale, con le prime libere eccezionalmente di giovedì e la gara in notturna (domenica alle 19 italiane, tutto il week-end su SkySportMotoGP).
La rivoluzione legata alle gomme – con il ritorno delle Michelin – e all'elettronica uguale per tutti non sposta l'attenzione dall'ostilità tra Valentino e Marquez, dopo gli scambi di accuse (“E' alleato di Lorenzo” disse Rossi) e l'incidente di gara in Malesia che portò alla retrocessione del numero 46 sulla griglia della tappa decisiva di Valencia. Dove Marc agì da guardaspalle di Lorenzo, favorendo il sorpasso del maiorchino in classifica su Rossi. «Tutti hanno visto come è andata, per fortuna ora si ricomincia» dice Valentino, che ha ricordato il gesto di reazione di Ayrton Senna nei confronti di Alain Prost nel 1990, un anno dopo lo sgarbo del francese. «Io non ero un tifoso di Senna, però dopo quell'episodio dissi: 'ha due palle così!'. Riguardo al mio caso, non so se ci sarà l'occasione. Spero vada tutto bene, che ci si comporti con rispetto, e che ognuno corra per sé».
Il 37enne Rossi – che arriva in Qatar dopo la crisi con la compagna Linda Morselli - insegue il decimo titolo, ma puntualizza: «Lorenzo è il favorito». Dal canto suo, Jorge ribatte: «Mi sento meglio rispetto allo scorso anno, ma sarà un'annata combattuta». Il terzo incomodo, Marquez, parte più staccato: la Honda ha faticato ad adattarsi alle novità. «Io voglio vincere il titolo – dice Marc – ma avremo tante cose da scoprire nelle prime gare».
Come Yamaha e Honda, anche Ducati e Suzuki sono agguerrite: per la Rossa il cambiamento a livello di elettronica è stato minimo, così Andrea Dovizioso e Andrea Iannone puntano al colpaccio già in Qatar, mentre la Suzuki conta sul talento di Maverick Vinales. Per questo, quando Marquez dice di attendersi «l'annata di MotoGP più competitiva di sempre» non bluffa. L'auspicio è che il Mondiale faccia parlare soltanto per gli aspetti sportivi.
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