Fondamentale il contributo italiano alla missione

Martedì 31 Maggio 2016
ROMA - Sono stati trovati per la prima volta con certezza su una cometa alcuni degli ingredienti fondamentali per la vita. A trovarli, nella coda della cometa 7P/Churyumov-Gerasimenko, è stata la missione europea Rosetta. I risultati sono stati pubblicati da Kathrin Altwegg, dell'università di Berna, sulla rivista Science Advances, offrendo un'importante prova a sostegno dell'importanza delle comete come portatrici dei "semi" della vita. Finora non si avevano ancora delle certezze. Una prima mezza prova era arrivata alcuni anni fa grazie alla missione americana Stardust che aveva raccolto con un retino e riportato a Terra dei campioni di polveri di una cometa. Al suo interno erano stati trovati alcuni amminoacidi, i mattoni base delle proteine, ma il sospetto che i campioni potessero essere stati contaminati durante il rientro erano molti. La prima certezza arriva ora da Rosetta, la missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) realizzata con un fondamentale contributo italiano che ha studiato (facendo anche atterrare un lander) da vicino per mesi uno di questi relitti del Sistema Solare. «Questa è la prima prova indiscutibile di presenza di glicina su una cometa», ha spiegato Altwegg. Gli strumenti di Rosetta non solo hanno trovato la glicina, un amminoacido, ma anche le molecole che portano alla sua formazione, permettendo così anche di capirne i meccanismi. Questi nuovi dati fugano, quindi, qualsiasi dubbio sulla presenza sulle comete di queste fondamentali molecole necessarie alla vita e dimostrano inoltre che su questi corpi ghiacciati sono anche delle vere e proprie 'fabbriche' dove hanno luogo complesse reazioni chimiche.

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