Chiesti 100mila euro: va verso la sentenza la causa su Bim Gsp

Martedì 30 Maggio 2017
Chiesti 100mila euro: va verso la sentenza la causa su Bim Gsp
BELLUNO - Va verso la conclusione la causa civile promossa da Franco Roccon, già presidente del Bim gsp dal 2005 al 2011 che chiede 100 mila euro a Gianpaolo Bottacin, il sindaco Camillo De Pellegrin, Acqua Bene Comune e Idv per una presunta diffamazione. Roccon, assistito dal suo avvocato Massimo Moretti, ha fatto causa per il danno di immagine che sarebbe seguito a una «campagna denigratoria» per il dissesto Gsp. Così chiede il risarcimento di 100mila euro in solido a: l'Italia dei Valori, nella persona del commissario provinciale Cristina Muratore, il sindaco di Forno di Zoldo, Camillo De Pellegrin, Gianpaolo Bottacin e l'associazione Acqua Bene comune nella persona del rappresentante, Valter Bonan.
Roccon infatti ritiene di aver subito un grave danno a partire dal 2011 quando il caso del dissesto Bim è esploso a livello mediatico con titoli del tipo: «Gli amministratori che hanno fatto il buco vadano a casa», «Dimettetevi», «Non si può sbagliare e far pagare ai cittadini».
Il processo ieri in Tribunale a Belluno è entrato nel vivo con 4 testimoni, due per entrambe le parti in causa. Alla fine è stato rinviato per le conclusioni di fronte al giudice Barbara Mertens al 17 gennaio 2018 quando dovrebbe arrivare la sentenza. Nel processo è stata più volte cercata una mediazione: una lettera di scuse pubbliche e una risarcimento, ma non è mai stato trovato un punto di incontro.

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