Il medico e la cocaina, sospetti da un'intercettazione Ma gli inquirenti smentiscono: nessun riscontro

Lunedì 5 Dicembre 2016
Il medico e la cocaina, sospetti da un'intercettazione Ma gli inquirenti smentiscono: nessun riscontro
SARONNO - Aveva avuto un periodo di forte stress e voleva disintossicarsi Leonardo Cazzaniga, il sessantenne medico arrestato cinque giorni fa con l'accusa di aver ucciso quattro pazienti all'ospedale di Saronno e, in concorso con lei, il marito della sua compagna e infermiera Laura Taroni. Da una intercettazione telefonica di un anno fa di due suoi colleghi sembrerebbe che il problema fosse la cocaina. Ma gli inquirenti smentiscono che l'anestesista sia «un assuntore». Lo stesso afferma il legale dell'infermiera: «Non mi risulta siano stati richiesti esami tossicologici per nessuno dei due». Mentre prosegue il lavoro degli investigatori sui casi di morti sospette all'ospedale saronnese, si attende nei prossimi giorni la decisione del Gip del Tribunale di Busto Arsizio sulla richiesta dei domiciliari per Cazzaniga. Il lavoro degli inquirenti è tutto volto all'accertamento di altri eventuali decessi non chiari in pronto soccorso, attraverso uno scrupoloso esame delle trenta cartelle cliniche di altri pazienti trattati da Cazzaniga, e sui decessi della madre e del suocero della Taroni. Proseguiranno gli interrogatori degli altri tredici indagati, accusati a vario titolo di omessa denuncia, falso ideologico e favoreggiamento.
Se dagli atti il medico e la sua infermiera emergono come figure diaboliche, non pare invece avessero confidenza con la droga. Il sospetto sorge, stando agli atti, dall' intercettazione di una conversazione tra l'allora direttore sanitario dell'azienda ospedaliera di Busto Arsizio Roberto Cosentina e il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Saronno Paolo Valentini, su una presenta rivelazione fatta dallo stesso Cazzaniga. La conversazione, stando ai fascicoli, risale al luglio del 2015: «Te l'ha detto lui? Te l'ha segnalato lui perché come hai fatto a scoprirlo» domanda Valentini. «Sì mi disse io ho questo problema, adesso mi prendo un periodo per vedere di disintossicarmi perché sto esagerando (...) non dico che smetto ma almeno (...) perché sto esagerando», gli risponde Cosentina che poi spiega di avergli consigliato di andare da un medico competente. Valentini poi ribatte: «Quello un giorno dirà: io glielo avevo detto al direttore che ero cocainomane». Ma sulla droga per ora non c'è alcun riscontro investigativo.

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