Bloccata a Ciampino per il velo islamico

Domenica 16 Aprile 2017
Rifiuta di togliersi il velo per i controlli all'aeroporto di Ciampino e lei, Aghnia Adzkia, studentessa indonesiana alla Goldmsith University di Londra, denuncia: «Io musulmana sono stata discriminata, alle suore non lo hanno chiesto». La sua storia sta facendo il giro del web, rilanciata dai media britannici. Ma gli addetti della security aeroportuale italiani non hanno fatto altro che applicare le disposizioni previste dal Programma nazionale di sicurezza: il metaldetector aveva suonato e bisognava verificare che non ci fossero pericoli, fanno sapere i dirigenti dello scalo.
Aghnia l'altra domenica doveva imbarcarsi per la City. Arrivata ai controlli del secondo scalo romano, ecco la richiesta: «Via il velo», lo hijab che indossa sul capo. Ma lei si oppone, chiede «perché», afferma che a Londra non le è «mai capitato prima». Dice di mostrarle la «legge» che lo impone. Quando la security le porge un foglio con sopra la norma, «è in italiano» e lei non è in grado di capirlo. Aghnia, che da sempre studia scienze sociali ed è impegnata sul fronte dei diritti umanitari anche come reporter, riesce a riprendere uno spezzone della scena con lo smartphone.
Nel post-denuncia la ragazza dice di essere «rimasta scioccata da come gli addetti aeroportuali mi hanno trattata». Racconta che, alla richiesta di togliersi il velo lei non era preparata, «non mi fidavo, volevo vedere un documento legale che li autorizzasse a controllare». E che quando le hanno detto di andare in una stanza appartata dove un'operatrice donna si sarebbe occupata di lei, sottolinea che «la questione non è se io volessi o no mostrare il mio capo, seppure davanti a una donna», ma che «è un fatto di dignità e diritti umani». Aeroporti di Roma chiarisce: «La passeggera attraversando il portale di sicurezza, ha fatto scattare un segnale di allarme nella zona del capo, ed è quindi stato necessario avviare gli accertamenti, non derogabili, del caso. Quanto accaduto riguarda solo ed esclusivamente il rispetto delle procedure di sicurezza ed è estraneo a qualsiasi tipo di discriminazione».
Quando la sera è andata a Fiumicino per imbarcarsi su un altro volo sostiene che anche lì «gli ufficiali hanno chiesto di togliermi il velo, e questa volta ho acconsentito, però in quel momento ho visto due suore che indossavano il velo e nessuno ha chiesto loro di toglierlo».
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