Viaggi di lusso degli eurodeputati in Qatar, corsa alla rendicontazione dopo lo scadalo: Alessandra Moretti compila le schede 3 anni dopo

Mercoledì 15 Febbraio 2023
Alessandra Moretti e Marc Tarabella in Qatar

VICENZA - Dopo il Qatargate, gli eurodeputati corrono ad aggiornare il registro della trasparenza.

Emergono così viaggi di lavoro, ma anche soggiorni di lusso, a spese a volte del Parlamento europeo, altre di organizzazioni o Paesi terzi. Un'inchiesta di Le Soir raccoglie gli esborsi più stravaganti. Il quotidiano belga ha infatti analizzato 328 dichiarazioni pubblicate dall'inizio della legislatura europea, riguardanti 140 europarlamentari (dai rimanenti 565 non è arrivati invece alcuna comunicazione).


IL RITARDO
Rispetto al totale, 100 sono arrivate nelle settimane successive allo scoppio dello scandalo, mentre gli uffici degli eletti correvano ai ripari per limitare il danno d'immagine. È il caso della dem Alessandra Moretti, che il 16 e il 17 febbraio 2020 era stata in Qatar, ospite del governo di Doha. Tutto regolare, ma la vicentina ha compilato la scheda solo tre anni dopo, cioè a gennaio del 2023. Non è stata l'unica a tardare la rendicontazione: in quella trasferta, con volo in business class e pernottamento all'hotel Ritz, c'era anche Marc Tarabella, arrestato nei giorni scorsi, così come c'era il collega socialista Christian Silviu Busoi. Campione di viaggi è il verde tedesco Reinhard Bütikofer: 22 in 13 Paesi, tra cui Australia, Russia, Cina, India e Stati Uniti, tutti coperti dal budget di rappresentanza dell'Eurocamera. Danno nell'occhio i viaggi del polacco Radoslaw Sikorski negli Emirati Arabi Uniti, già finiti nella polemica a causa del suo compenso da 90.000 euro all'anno per la consulenza al Sir Bani Yas Forum, dove il cristiano-democratico viene ospitato ogni anno in resort a 5 stelle.

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