Il Lecce perde con il Verona, l'allenatore giallorosso tira una testata all'attaccante dell'Hellas

L'arbitro ha espulso Roberto D'Aversa

Domenica 10 Marzo 2024 di Redazione Web
Tensione alla partita

VERONA - Il Lecce perde la gara ed il suo tecnico Roberto D'Aversa il controllo dopo la sconfitta in casa contro il Verona. L'allenatore giallorosso è stato espulso dall'arbitro Chiffi a seguito di una testata rifilata all'attaccante Thomas Henry, nel parapiglia finale scatenatosi dopo il fischio finale.

Gli animi si erano già accesi negli ultimi minuti di gara tra l'attaccante francese e Pongracic, ma l'episodio che ha visto protagonista l'allenatore giallorosso nel finale ancor più nervoso. D'Aversa è stato anche contestato dai supporter della curva nord, che hanno invitato il tecnico a togliere il disturbo.

Il gesto di D'Aversa non è piaciuto affatto alla dirigenza del Lecce. Il club giallorosso, in una nota, stigmatizza il comportamento del proprio allenatore. «L'Us Lecce, con riferimento all'episodio che ha visto coinvolto l'allenatore D'Aversa ed il giocatore del Verona Henry - si legge -, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport».

«Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo riscostruire il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine di Lecce-Verona». Il tecnico dei salentini affida ai social le pubbliche scuse dopo il finale incandescente del match. «Sono venuto a contatto testa a testa con Henry - spiega - ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l'ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un'immagine antisportiva figlia della grande tensione e dell'adrenalina che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti».

La partita

E' il Verona a fare festa nella sfida salvezza dell'ora di pranzo. Grazie ad un gol di Folorunsho nel primo tempo, complice una deviazione di Baschirotto, il Verona sbanca il Via del Mare, scavalca il Lecce ed inguaia i salentini. Tre punti d'oro quelli conquistati dagli uomini di Baroni che si portano a quota 26, scavalcano i salentini, e danno uno strappo decisivo nella lotta per non retrocedere, mischiando ancora di più le carte al tavolo della salvezza. Lecce in caduta libera, con un punto conquistato nelle ultime cinque gare, che termina la gara tra i fischi assordanti dello stadio, con una parte della tifoseria, quella più calda, che esorta il tecnico del Lecce D'Aversa a togliere il disturbo. Finale molto caldo, a farne le spese Henry e l'allenatore giallorosso, che si beccano un rosso diretto.

In casa Lecce D'Aversa sceglie Krstovic con Almqvist e Banda nel tridente offensivo, con Oudin che torna titolare al posto di Kaba. Dentro anche Gonzalez, recuperato Pongragic. Sul fronte opposto l'ex Baroni, applaudito dallo stadio al suo ingresso in campo nel riscaldamento, punta su Noslin con Suslov Folorunsho e il capitano Lazovic. Squalificato Dawidowicz, al suo posto Coppola con Magnani. Si parte e a farla da protagonista già dalle prime battute è il forte vento di scirocco che spira sul Via del Mare. Il Verona comincia subito forte aggredendo i padroni di casa. Il Lecce, cerca di affidarsi a rapide ripartenze e su una di queste Banda, autore di una pregevole azione personale, sbatte su Montipò in uscita (14'). Ma a sbloccare la gara sono proprio gli ospiti. Bella azione in velocità del Verona, che libera Folorunsho al tiro dal limite dell'area: sinistro deviato da Baschirotto, e tocco che spedisce il pallone nell'angolino dove Falcone non può arrivarci (17'). Il Lecce prova a reagire, Banda sembra essere l'uomo più in palla dei giallorossi e da una sua iniziativa nasce il possibile pari (23'): entra in area, apre il piatto destro, tocco con la mano di Magnani, col braccio però vicino al corpo. Chiffi indica il dischetto, ma richiamato al Var annulla il penalty. E la reazione dei giallorossi porta solo ad una serie di corner che non sortiscono alcun effetto, con Montipò attento quando chiamato in causa. E quando non ci arriva il portiere, ecco la traversa che ferma un bel tiro a giro di Almqvist (32') dopo un'azione personale. Sempre Banda protagonista con i suoi strappi, ma la troppa foga agonistica lo porta a stender Suslov: giallo, era diffidato e salterà la gara contro la Salernitana (37'). Due di recupero e si va al riposo con il Verona avanti grazie a Folorunsho. Si riparte con i medesimi schieramenti, e Lecce subito aggressivo sempre sul'asse Banda-Krstovic. Baroni prova a ridisegnare la squadra inserendo Centonze e Swiderski per Tchatchoua, ammonito, e Noslin (58'). Sul fronte opposto D'Aversa opta per una trazione ancora più anteriore: dentro Piccoli al posto di un evanescente Almqvist (60'). I giallorossi provano a raggiungere il pari, ma in maniera abbastanza confusionaria, con il Verona pronto a sfruttare eventuali sbavature dei padroni di casa. D'Aversa prova l'all-in gettando nella mischia Sansone e Dorgu per Banda e Gallo (70'). Il Verona serra le fila e prova a portare a casa una vittoria che sarebbe di un valore inestimabile, Baroni pesca forze fresche dalla panchina: dentro Mitrovic e Dani Silva per Lazovic e Serdar (76'). La gara comincia a farsi spigolosa e a farne le spese è Sansone, che si becca un giallo per le eccessive proteste verso Chiffi (79'). Ancora cambi in casa Lecce con Pierotti e Blin per Ramadani e Oudin (80'). Cinque minuti di recupero e nervi tesi tra Pongracic ed Henry: giallo per entrambi. E al fischio finale gli animi si scaldano, protagonisti ancora Pongragic ed Henry, che si erano beccati negli ultimi minuti. Rosso per l'attaccante del Verona e anche per l'allenatore del Lecce D'Aversa, nel parapiglia generale creatosi dopo il fischio finale. Il Verona fa festa, per il Lecce tanta amarezza e tanti fischi.

La soddisfazione di Baroni

«La classifica non la guardo, sarebbe assurdo. La lotta è durissima, ora guardo il risultato, complicato e difficile. Devo fare i complimenti alla squadra. Siamo stati aggressivi e lucidi, abbiamo messo il Lecce in difficoltà e la squadra ha saputo gestire i momenti difficili». Marco Baroni, tecnico del Verona, analizza così la vittoria. «Abbiamo studiato, abbiamo tolto loro le certezze - prosegue il tecnico -, e il merito va dato alla squadra che ha saputo togliere iniziative, altrimenti non vai in fondo. Nel secondo tempo non siamo arretrati, non ci siamo abbassati, calciavano molto col vento che disturbava e non volevo scendere in area di rigore. Per noi è un risultato importante». Infine un pensiero su quella che è stata la sua casa calcistica per due anni: «A Lecce ho vissuto anni meravigliosi da calciatore e da allenatore, ho avuto la fortuna di trovare tifosi, squadra, società, che mi hanno dato tantissimo. E' sempre bello per me. La tensione finale? Mi dispiace, ho salutato D'Aversa dicendogli che si lotta fino in fondo tutti insieme, e ci siamo fatti i complimenti».

Ultimo aggiornamento: 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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