Il Verona ferma la Juventus e per poco non gli riesce il colpaccio: 2-2. Per i bianconeri quarta partita di fila senza vittorie

Gara in grande equilibrio, gestita dagli scaligeri che ai punti avrebbero meritato anche qualcosa di più. Folorunsho fa probabilmente il goal dell'anno.

Sabato 17 Febbraio 2024 di Alberto Mauro
Il Verona ferma la Juventus e per poco non gli riesce il colpaccio: 2-2. Per i bianconeri quarta partita di fila senza vittorie

VERONA - L'Hellas Verona rischia il colpaccio. Dopo essere passata per ben due volte in vantaggio contro la Juventus, si fa raggiungere altrettante e ottiene comunque un ottimo punto che muove la propria classifica. Rammarico per i gialloblu, che ai punti avrebbero meritato anche la vittoria: gli scaligeri hanno infatti tirato molto di puiù in porta rispetto ai bianconeri. Le statistiche registrano infatti 9 tiri nello specchio della porta, contro i 4 della Juve

Una Juventus che non sa più vincere, dopo la quarta partita senza successi, il definitivo addio alla corsa scudetto e la possibilità di subire il sorpasso del Milan, al secondo posto domani sera.

Il pareggio 2-2 contro il Verona è un punto d’oro in chiave salvezza per Baroni e l’ennesima occasione persa per i bianconeri, in sofferenza e sempre a inseguire la terzultima in classifica.

La cronaca in sintesi

Gara in grande equilibrio, con un Hellas che legittima la sua superiorità in campo con il vantaggio di Folorunsho, grazie a una prodezza balistica impressionante dopo 11 minuti, che si candida prepotentemente a essere il goal dell'anno. Incassa però il pareggio su calcio di rigore di Vlahovic, per un fallo di mano piuttosto evidente di Tchatchoua sull’unico guizzo di Kostic.

La Juve non gira, quasi sempre a rincorrere gli avversari che trovano il secondo guizzo vincente della serata con Noslin, prima rete in campionato, bravissimo a sfruttare un’azione in velocità sull’asse Suslov / Folorunsho. Nel momento più delicato della serata la Juve trova la reazione per acciuffare il pareggio, con Rabiot, su assist di Locatelli.

Allegri prova a cambiare, torna alla difesa a quattro e si gioca la carta Alcaraz prima e Milik nel finale, con Chiesa che diventa protagonista negli ultimi minuti, ma non trova la porta. La Juve va a folate, e rischia su incursione di Lazovic, ma il suo tiro angolato è domato da Szczesny. Vlahovic ha sulla testa il 3-2 ma calibra male l’ottimo suggerimento di Rabiot, fuori Folorunsho per infortunio, mentre la Juve esaurisce i cambi e Danilo è costretto a rimanere in campo nonostante una caviglia malconcia. L’ultima occasione è ancora per Chiesa, dopo una buona chance su assist di Milik. Stavolta chiude bene un triangolo con Alcaraz in area e calcia nell’angolino, Montipò si salva di piede.

Ultimo aggiornamento: 20:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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