Venezia. Tovaglie troppo simili a quelle del locale vicino: «Mi rubi i clienti». E così "l'oste" finisce a processo

Sabato 21 Ottobre 2023 di Gianluca Amadori
Venezia. Tovaglie troppo simili a quelle del locale vicino: «Mi rubi i clienti». E così "l'oste" finisce a processo

VENEZIA - È accusato di turbativa della libera concorrenza per aver sviato la clientela, inducendola con artifici a sedersi sul proprio plateatico invece che sui tavolini del locale confinante.

Massimo Nordio, 59 anni, titolare della trattoria Antica Torre, nel sestiere di San Polo, in campo de le Becarie, è finito sotto processo di fronte al giudice penale di Venezia, Stefano Manduzio, per una vicenda che la procura inquadra tra la fine del 2017 e il luglio del 2018, denunciata da Gorgy Shenouda, legale rappresentante di "Venere 3 srl", la società che gestisce il rinomato "Vini da Pinto". Nel capo d'imputazione formulato dalla pubblica accusa, Nordio viene accusato di aver utilizzato «volutamente tovagliati, arredi e proprio plateatico, analoghe a quelle del vicino locale ristorante», per deviare i clienti nel suo locale.


L'IMPUTATO
Dopo l'audizione di alcuni testimoni, ieri mattina è stato il turno di Nordio, il quale ha accettato di rispondere alle domande per spiegare che non vi è stato alcuno sviamento di clientela e che, piuttosto, era stato "Vini da Pinto" a copiare le tovaglie della trattoria "Antica Torre". Il processo è stato quindi rinviato al 29 marzo per ascoltare un ultimo testimone, prima che la decisione passi al giudice.
La difesa sta cercando di dimostrare che la vicenda va inquadrata in una sorta di «guerra infinita» tra i due locali, iniziata nel 2014, quando "Vini da Pinto" cambiò proprietà e la sua politica commerciale si fece più aggressiva.

Nel corso del dibattimento è stato precisato che esiste una normativa comunale su colori e arredi degli esercizi pubblici, e che a quella la trattoria si era attenuta.


CASO DAVANTI AL TAR
Sotto il profilo amministrativo, nel 2018 il Comune ha imposto di mettere una transenna tra i due plateatici e di utilizzare elementi di arredo differenzianti. Quindi, scorso marzo, nell'ambito del riordino dei plateatici, l'amministrazione comunale ha revocato la concessione ai tavolini all'aperto della trattoria "Antica Torre", ma il Tar ha sospeso il provvedimento e il caso sarà discusso nel merito dai giudici amministrativi nel prossimo febbraio.
A memoria non ci sono precedenti di accuse di questo genere in città in relazione alla gestione dei plateatici, e dunque vi è notevole attesa per l'esito del processo in corso in Tribunale. Il reato punito dall'articolo 513 del Codice penale prevede la reclusione fino a due anni e la multa da fino a 1.032 euro per «chiunque adopera violenza sulle cose ovvero mezzi fraudolenti per impedire o turbare l'esercizio di un'industria o di un commercio».

Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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