Trappola mortale: un omicidio avvolto
nel mistero e la caccia ai testimoni

Giovedì 1 Ottobre 2015 di Monica Andolfatto
Trappola mortale: un omicidio avvolto nel mistero e la caccia ai testimoni
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VENEZIA - Le tracce di Sebastiano Magnanini si perdono a Londra poco più di una settimana fa. Il 22 settembre. Martedì pomeriggio. Secondo i riscontri di Scotland Yard il 46nne veneziano, ripescato due giorni dopo nel Regent’s Canal, gettato in acqua legato dentro un carrello della spesa, si sarebbe trovato nell’area di Euston verso le 16.50 e in quella fra Kings Cross e Caledonian Road attorno alle 18.50. Una zona che l’uomo avrebbe raggiunto in metropolitana e che si trova piuttosto vicina al luogo del ritrovamento del cadavere. Da quanto emerso Magnanini si trovava nella capitale inglese solo da alcuni mesi per lavoro e abitava a sud della City, condividendo un appartamento con altri tre connazionali, i quali sarebbero già stati sentiti dalla polizia.



L’APPELLO - Le indagini sono coordinate dall’Homicide and Major Crime Command (Hmcc, l’equivalente della nostra squadra mobile sezione omicidi) sotto la direzione dell’ispettrice capo Rebecca Reeves, che continua ad appellarsi a chiunque possa aver notato l’uomo anche nei pressi dello stesso Regent’s Canal e di Muriel Street N1 o addirittura aver assistito, magari senza rendersi conto di quanto stava succedendo, alla sequenza di eventi che hanno portato alla tragica morte di Sebastiano.



IL RICONOSCIMENTO - L’identificazione del corpo, che quando è stato recuperato dai sommozzatori era già in via di decomposizione, è stata possibile grazie alle impronte digitali ma anche grazie ai numerosi tatuaggi che il veneziano aveva in particolare su bracci e torace...





Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 11:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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