Murano e Burano, è definitivo lo stop a nuovi bar e ristora

Sabato 25 Novembre 2023 di Marta Gasparon
Murano e Burano, è definitivo lo stop a bar e ristoranti

VENEZIA - Stop a nuove aperture di pubblici esercizi a Murano e Burano.

Su proposta dell'assessore al Commercio e alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga, la giunta comunale ha licenziato la delibera - che a questo punto potrà approdare in Consiglio - relativa alla modifica di tre articoli (10, 12 e 35) del Regolamento per le attività di somministrazione di alimenti e bevande approvato con la delibera del 2018, che fra i punti più significativi ha introdotto alcuni ambiti di tutela. Tanto che a 5 anni dall'entrata in vigore è stato riscontrato che le aperture di locali adibiti alla somministrazione si sono concentrate in altre zone. Quanto riconosciuto dalla giunta consentirà dunque di apportare a tutti e tre gli articoli una serie di modifiche volte a stabilire anche il blocco di nuove aperture, estendendo quest'ultimo nelle isole di Murano e Burano. «Abbiamo constatato infatti riferisce l'assessore Costalonga che molte attività tradizionali hanno chiuso negli anni a vantaggio di ristoranti, bar e take away. Attività che certamente non alzano il livello della qualità dei servizi: non possiamo permettere che questo avvenga». A maggior ragione in quelle realtà della laguna veneziana «che rappresentano il simbolo dell'unicità di Venezia, poiché le attività artigianali portano avanti una tradizione e una memoria storica che non vanno perdute».

I DATI

I dati parlano chiaro: nel 2018, in centro storico, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande attivi erano 1.033, mentre nelle isole 256, arrivando al 30 settembre scorso rispettivamente a 1.075 per i primi e 275 per i secondi. Per quanto riguarda invece la terraferma, parliamo di 843 attività nel 2018 a fronte delle attuali 917. Ma quante le nuove aperture per anno? Se in centro storico, nel 2018, ne sono state registrate 24, quest'anno 6; e per le isole, 4 le nuove aperture nel 2018 (3 fra Lido e Pellestrina ed una a Burano) ed altrettante nel 2023 (3 nell'isola di Burano e una alla Giudecca).

CHIOSCHI E DEROGHE

E non è tutto. L'amministrazione vuole predisporre infatti anche un limite temporale di 18 mesi alle deroghe date proprio attraverso la delibera del 2018 per gli iter avviati prima della sua entrata in vigore. Questo per quanto riguarda il centro storico, mentre per Murano e Burano ci sarà la possibilità di portare a termine i lavori già iniziati entro i prossimi tre anni. La terza novità, collegata all'articolo 12 del Regolamento, riguarda inoltre il tema dei chioschi, ai quali sarà permesso, in modo facoltativo, di trasferirsi in locali fissi.
Un'opportunità consentita in tutta la città ad esclusione delle microzone di Santa Margherita, San Marco, area realtina e le fondamente della Misericordia e degli Ormesini, a Cannaregio. Una modifica che si è resa necessaria per limitare il numero di chioschi distribuiti sul territorio, come suggerito dalla Soprintendenza, per un maggior rispetto dei vincoli paesaggistici. Se nell'ambito di tutela della città antica i chioschi adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande sono complessivamente 14, a Murano e Burano rispettivamente 2 e 1. «L'intenzione dell'amministrazione è costantemente rivolta al benessere di chi vive la città conclude l'assessore Costalonga e alla convivenza pacifica di tutte le realtà locali».

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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