Dieci bambini alla prima media di Burano e 19 a quella di Murano, devono accorparsi: maxi classe pollaio da 29

Sabato 23 Marzo 2024 di Raffaella Vittadello
Dieci bambini alla prima media di Burano e 19 a quella di Murano, devono accorparsi: maxi classe pollaio da 29

VENEZIA - Dieci bambini iscritti alla prima media alla scuola “Galuppi” di Burano. Diciannove quelli della futura prima alla media Vivarini di Murano.
Soluzione del ministero: un’unica classe a Murano, di 29 alunni.

Niente di più facile, se non fosse che i ragazzini di 11-12 anni di Burano dovrebbero fare più di un’ora di viaggio tra vaporetto e percorso a piedi all’andata e altrettanto al ritorno, senza contare i problemi del trasporto, con le code e l’arrembaggio ai vaporetti, che in primavera diventano l’ossessione dei pendolari di tutte le età.

L’ELENCO DI PICCOLE ISOLE

Una realtà difficile, quella della laguna, fatta di tante isole e sempre meno abitanti. Isole piccole, che però non sono contemplate nell’apposito elenco nazionale di “piccole isole” che garantisce un trattamento di riguardo ad esempio a Ischia, Capri, La Maddalena, Pantelleria, l’isola del Giglio, l’isola d’Elba, tanto per citare le più famose, che godono di deroghe particolari dal punto di vista dei finanziamenti, delle dotazioni di organico e della formazioni delle classi.
Anzi, c’è di peggio: alcuni anni fa, senza troppo rumore, alla scuola media di Murano e a quella di Burano, fu assegnato lo stesso codice meccanografico. Come se fossero un’unica scuola, pur sorgendo su due isole diverse: Burano è ora una succursale di Murano a tutti gli effetti, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Il fatto che ora l’indicazione sia di fare un’unica classe come se si trattasse di un’unica scuola ha fatto indispettire i genitori e il consiglio d’istituto.

LE RICHIESTE

«È già molto difficile trovare insegnanti disponibili a lavorare nelle isole, se le classi non verranno date con organico di diritto, ma solamente in deroga (organico di fatto), ci troveremo con cattedre spezzettate, sarà perciò impossibile assumere docenti di ruolo e le nostre scuole dovranno trovare insegnanti disposti a lavorare solamente due ore a settimana per insegnare musica, arte, tecnologia ecc.» scrivono i genitori, che continuano: «Bambini e ragazzi delle isole devono avere diritto ad un'istruzione di qualità e con docenti di ruolo, stabili, come gli alunni residenti a Venezia e in terraferma, le deroghe temporanee non possono diventare la regola, non è possibile tenere un'intera scuola aperta in deroga». Anche perchè, come spiega il vicepreside, Daniele D’Incà, il problema sorge anche per la segreteria, dove c’è il rischio di rimanere senza personale. 
Quindi genitori e insegnanti chiedono che «le scuole dell’istituto comprensivo Ugo Foscolo vengano riconosciute come scuole collocate in piccole isole con tutte le tutele che questo riconoscimento comporta; per il prossimo anno scolastico vengano riconosciute con organico di diritto 2 classi prime, una per il plesso Vivarini e una per il plesso Galluppi; l’I.C. Ugo Foscolo resti autonomo e non venga accorpato ad altri Istituti Comprensivi; vengano dati incentivi per facilitare l’assunzione di docenti nelle scuole delle isole; la scuola Secondaria di 1° Galluppi sia identificata con un suo codice meccanografico e non come succursale del plesso Vivarini».

Ultimo aggiornamento: 17:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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