Venezia. Mose, le nuove regole sulle paratoie: su a 120 centimetri e meno falsi allarmi

Lunedì 9 Ottobre 2023 di Roberta Brunetti
Mose, le nuove regole sulle paratoie: su a 120 centimetri e meno falsi allarmi

VENEZIA - Scende da 130 a 120 centimetri la quota di acqua alta per cui sarà alzato il Mose.

Ma a scendere dovrebbero essere anche i "falsi allarmi" - che nelle prime tre stagioni di attivazione delle dighe mobili hanno determinato parecchi sollevamenti più del necessario - grazie ad un nuovo sistema di calcolo degli errori di previsione. Un meccanismo che dovrebbe contenere il numero complessivo di alzate, come chiesto dal Porto, insieme alla possibilità di annullarle anche all'ultimissimo momento. Ecco le nuove regole di questa quarta stagione di attività del Mose, ufficialmente già iniziata con il primo sollevamento per un'insolita (ma in futuro non più così tanto) acqua alta di agosto. La procedura è stata approvata dall'ultimo comitato tecnico del Provveditorato alle opere pubbliche e in questi giorni è all'esame dei tanti soggetti interessati. Le novità sono radicali. E a chiedere un incontro di approfondimento, già in programma, c'è anche la Port Community.

UN CAMBIO RADICALE

La decisione di abbassare progressivamente la soglia di salvaguardia - a 120 centimetri quest'anno, con la prospettiva di arrivare a regime nel 2025, con 110 centimetri - era stata già annunciata a giugno, dopo la cabina di regia sul Mose in Prefettura. Revisioni della procedura provvisoria di attivazione del Mose ce n'erano già state, tra 2020 e 2021, all'avvio del sistema. Ma ora, alla luce di tre anni di esperienza, di 52 sollevamenti di salvaguardia e soprattutto delle analisi del Tavolo tecnico per le previsioni meteo-marine, si cambia radicalmente. La novità principale riguarda il calcolo dell'errore di previsione. Finora un margine di errore (calcolato in 35 centimetri a 48 ore dall'evento, che si abbassavano, via via, fino a 10 centimetri a 4 ore) veniva sommato alla previsione di marea complessiva. Era così che a fronte di previsioni ben al di sotto dei 130 centimetri, il Mose veniva attivato comunque. Una precauzione per evitare di ritrovarsi con la città sott'acqua, a fronte di una previsione in difetto, magari per un repentino cambio del vento, cosa in effetti accaduta l'8 dicembre 2020.

SOLLEVAMENTI PIÙ MIRATI

D'ora in poi, con la nuova procedura, il margine d'errore non sarà più applicato alla previsione di marea complessiva, ma a quella residuale, sottratta del valore della marea astronomica. Uno scorporo che dovrebbe garantire previsioni più accurate, limitando i sollevamenti inutili. Un suggerimento partito dal Centro previsioni maree del Comune, sostenuto da tutto il Tavolo tecnico, dopo mesi di simulazioni. L'effetto - stando ai calcoli degli esperti - sarà quello di avere sollevamenti più mirati rispetto alle previsioni di maree sopra i 120 centimetri, che alla fine non dovrebbero essere molto di più di quelle fatte finora per previsioni sopra i 130, ma con più falsi allarmi. Ovviamente, poi, la quantità di sollevamenti dipenderà tutta dal tipo di stagione di acque alte che ci attende. Per ridurre il numero e la durata dei sollevamenti, grande preoccupazione del Porto, il protocollo prevede anche la possibilità di alzate parziali e differite, nonché di annullamenti all'ultimo momento. Una possibilità, quest'ultima, che potrebbe creare una certa incertezza tra i cittadini. In chi magari, confidando nell'attivazione del Mose, non protegge l'ingresso con la paratoia. Ma il consiglio dei tecnici, in questi casi, è di proteggere comunque i propri locali, come se il Mose non ci fosse.

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