Mestre. Corsa verso l'ospedale ma non fanno in tempo, la bimba nasce a bordo dell'ambulanza alla rotonda di Lando

Mercoledì 19 Aprile 2023
Corsa verso l'ospedale ma non fanno in tempo, la bimba nasce a bordo dell'ambulanza: «Si è messa subito a piangere»

MESTRE - Meriaam è nata a bordo del 118: venuta al mondo a metà tragitto tra casa e Pronto soccorso di Mestre, sulla rotonda del supermercato Lando, in zona ex Auchan.

Dopo aver visto la testa della bimba e aver fermato, da prassi, il mezzo in corsa per agevolare il parto ormai imminente, alle 9 esatte di questa mattina l'infermiere venticinquenne Gregorio Franceschini ha raccolto tra le sue braccia 3 chili e 265 etti di neonata in piena salute.

Parto in ambulanza

Era il suo primo parto in ambulanza: "Mi è nata tra le mani. Non ho nemmeno avuto il tempo di preoccuparmi per quello che stava succedendo - racconta il giovane professionista -. È successo tutto in una manciata di minuti. E tutto con estrema naturalezza, nonostante la difficoltà della barriera linguistica. Le contrazioni erano sempre più ravvicinate e ho capito che non si poteva più attendere l'arrivo al Pronto soccorso: stava nascendo. La bimba si è messa subito a piangere, l'abbiamo avvolta con la coperta termica e messa in braccio alla mamma".

Sul posto sono corsi subito due medici del Suem 118 che hanno asciugato, pulito e scaldato subito la neonata, clampando il cordone ombelicale: "Abbiamo favorito subito il contatto pelle a pelle per evitare la dispersione del calore - dice la dottoressa del Suem Giorgia Giora -. Ne ho seguiti diversi di parti in emergenza, ma anche per me è stato il primo parto in ambulanza, emozionantissimo".

La mamma 23enne originaria del Bangladesh e il papà, che in ambulanza ha assistito a tutta la scena, "sono al settimo cielo", testimoniano i sanitari. "E mamma e figlia sono arrivate nel nostro reparto in ottima salute" aggiunge primario di Ostetricia e ginecologia Raffaele Battista, in visita alle due pazienti.

"Puntualità e professionalità, e quella capacità di intervenire al meglio che nasce dall'esperienza e ancor più dalla voglia di far bene, contraddistinguono sempre i nostri operatori - dice il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato -. Questa attitudine al servizio a volte, come in questo caso, diventa più visibile e tangibile. Bella in questa vicenda è la collaborazione tra le diverse figure (infermieri, medici, autisti, volontari) e tra le diverse équipe (la centrale Suem 118, la Croce verde, l'Ostetricia dell'ospedale). Tutti al lavoro intorno a Meeriam. E a tutti va il grazie nostro, oltre che quello dei genitori".

Ultimo aggiornamento: 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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