«Affitto appartamento a studenti
anche gay, ma non a salviniani»

Domenica 28 Luglio 2019 di Fulvio Fenzo
L'annuncio postato su Facebook da uno studente dello Iuav di Venezia
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MESTRE - E due. Era già successo nel giugno scorso a Bruxelles dove Jessica Polo, 26enne consigliera comunale leghista a Minerbe che aveva accettato di fare da assistente a Paolo Borchia, eurodeputato veronese neoeletto per il Carroccio, si era sentita rispondere da un affittacamere italiano che non era bene accetta, perché quella “era una casa di sinistra dove le opinioni politiche contano molto”. Ed ora le difficoltà di trovare casa per i leghisti si ripetono anche qui da noi, tra gli studenti che soggiornano a Mestre per frequentare le università veneziane. Che non vogliono “salviniani”.
L’ANNUNCIO
L’annuncio è su Facebook, nel gruppo pubblico “Cerco/offro stanza in affitto per studenti a Venezia”: «A studenti (ragazzi) puliti e gay-friendly, NO salviniani: liberi due posti in doppia da settembre a Mestre». Un “no” tutto in lettere maiuscole che, insomma, si fa vedere, firmato da S.S., studente 22enne di Arti visive allo Iuav, l’istituto universitario di architettura di Venezia, che condivide con altri due ragazzi quell’appartamento in affitto in una delle strade principali della terraferma veneziana, dividendosi le spese.
 
«A settembre i miei coinquilini se ne andranno - racconta dalla Sicilia, dove si trova attualmente in questo periodo di ferie - quindi sto cercando altre persone che possano sostituirli. Da quanto vivo a Mestre? Sono in città da tre anni e premetto che non si tratta affatto di una discriminazione verso opinioni politiche diverse, ma di valori umani». Così l’accusa è ancora più pesante. «Il mio “no” è rivolto a tutte le persone che sostengono quel genere di valori, diametralmente opposti ai miei, che andrebbero a creare incompatibilità tali da impedire una convivenza pacifica - riprende il 22enne -. In un’epoca in cui è già abbastanza doloroso convivere quotidianamente con razzismo, sessismo, omofobia e tutte le altre forme di odio irrazionale, io reclamo perlomeno il diritto di vivere tranquillamente tra le mura di casa mia». 
«MOTIVAZIONI PROFONDE»
Lo studente non conosce il precedente antileghista di Bruxelles, invece ha ben presenti tutti quegli annunci (o quelle risposte date da chi ha case da affittare) che lasciano fuori dalla porta immigrati o omosessuali. Casi che si ripetono da anni e che continuano a succedere. «Il “NO salviniani” è scherzoso, ma le motivazioni che ho dato sono profonde - prosegue lo studente dello Iuav -. Preferirei un’atmosfera di accettazione piuttosto che di discriminazione, ma purtroppo negli ultimi tempi la situazione è degenerata nella vita quotidiana e nei discorsi della gente. Succede continuamente di scontrarsi per idee che sono ormai agli opposti: per questo cerco almeno i coinquilini più adatti ad una convivenza pacifica in casa. Tutto qua. E, comunque, l’esperienza con un coinquilino salviniano l’avevamo già fatta, e siamo rimasti scottati perché se ne è andato senza pagare la quota delle bollette». Qualcosa, allora, c’era sotto sotto e forse, chissà, anche per quell’affittacamere di Bruxelles che si è dimostrato così poco accogliente con il Carroccio. Ma intanto, per i leghisti che cercano casa, si prevede qualche fatica in più. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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