Alla fine, John Elkann gli ha chiesto l'autografo direttamente sulla vettura. Perché questo "pezzo unico" è qualcosa che finirà nel Museo delle auto della Fiat, dopo un tour in giro per l'Italia e non solo. Giorgio Cavazzano, disegnatore Disney e cartoonist di fama internazionale, ha creato una "Topolino alla seconda", disegnando la carrozzeria della microcar elettrica di Fiat-Stellantis dedicata al centesimo anniversario della Disney e, ovviamente, al suo personaggio più popolare, che di anni ne ha 95 e che in Italia ne condivide il nome.
PEZZI UNICI
Sono in tutto cinque le Topolino "speciali" presentate ieri a Casa 500, al quarto piano della prestigiosa Pinacoteca Agnelli a Torino: quattro sono state disegnate dal Centro Stile Fiat ispirandosi ai creativi Disney, ma solo una è stata ideata da un artista del fumetto.
"SCAMBIO" DI NOMI
Topolino è il nome italiano di Mickey Mouse, e il soprannome che negli anni Trenta del secolo scorso venne dato alla prima Fiat 500. «Oggi, Topolino è il nome del nuovo quadriciclo elettrico - spiegano da Fiat Stellantis -. Abbiamo scelto di rendere omaggio al centesimo anniversario Disney con un regalo unico, creando questi cinque esemplari unici a tema della nuova Fiat Topolino, trasformando "Mickey Mouse" in una vera e propria musa in un suggestivo viaggio attraverso il tempo e l'arte, dall'origine di entrambe le Topolino fino ai giorni nostri. L'obiettivo era creare qualcosa di iconico in grado di unire le forze di due icone». Il Ceo di Fiat Oliver Francois sottolinea: «Abbiamo voglia di mostrare il mondo, e il futuro, con un sorriso e con ottimismo, parlando ad un pubblico più giovane. La nuova Fiat Topolino avrà dunque in questo contesto un ruolo importante, infatti nasce per portare alle persone una mobilità elettrica con un "sorriso"».
Per ora i cinque modelli unici saranno esposti al Lingotto, per poi iniziare a "viaggiare". «È una gioia avere a disposizione dei personaggi così meravigliosi per raccontare storie - conclude Cavazzano che disegnò il suo primo Topolino quando aveva 12 anni -. Quello fu il mio imprinting: un mio zio a Venezia mi chiese un disegno per un regalo a sua nipote. Con quel Topolino è iniziata la mia vita».