JESOLO (VENEZIA) - Una stangata sul mare. I rincari più consistenti si registrano per le tariffe giornaliere di ombrelloni, lettini e sdraio. In buona parte della Penisola l’incremento va dal 10% al 15%, con picchi del 25%, rispetto alla stagione 2022. Aumenti che i gestori considerano «inevitabili» visti i maggior costi a loro carico. Clamoroso il caso della Versilia, dove un giorno in riva al mare può costare fino a 600 euro al Twiga, ma con un servizio a 5 stelle che include tenda a sei posti e lettini king size. Cifre al rialzo anche in Puglia, come a Vieste e a Gallipoli, nonché in Liguria. Quanto basta e avanza per spingere i turisti verso altre mete, come l’Albania, la Grecia e il Nord Africa, destinazioni ancora considerate low cost a differenza della Croazia che, entrata nell’euro, ha visto lievitare i listini.
Più calmierata, invece, è la situazione sulla costa veneta, dove i prezzi per un posto spiaggia dalle associazioni di categoria sono definiti ancora «abbordabili» e in ogni caso con aumenti medi che oscillano dal 5% all’8%, dunque inferiori rispetto ai picchi delle spiagge concorrenti.
L’ORGANIZZAZIONE
A pesare in positivo è innanzi tutto l’organizzazione dell’offerta turistica completamente diversa, dato che in Veneto comprende il famoso “tutto completo” per chi prenota il soggiorno in hotel, appartamento o campeggio, dunque senza aggiunte per ombrellone e lettini.
IL FALSO MITO
Aggiunge poi Berton: «La differenza è tutta nelle spiagge libere. Nel litorale veneto ogni località ha delle spiagge accessibili senza costi, altrove non accade. Credo sia giusto sfatare un falso mito: i famosi 100 euro al giorno per una giornata al mare da noi non esistono, perché un ospite se sceglie una spiaggia libera, non paga nulla. Ciò nonostante troverà un arenile pulito grazie alla pulizia dei concessionari confinanti, il servizio di salvataggio, bagni e docce accessibili a tutti gratuitamente».
Sulla stessa scia arrivano le parole di Roberta Nesto, sindaco di Cavallino-Treporti e presidente della Conferenza dei sindaci della costa veneta: «Per chi non vuole pagare le cifre della Versilia, ci sono le nostre spiagge, che offrono servizi di qualità e tratti di arenile libero di fatto a costo zero anche per chi vuole trascorrere una sola giornata al mare. Gli operatori hanno fatto degli aumenti per far fronte a maggiori costi di gestione e a nuovi servizi, ma non sono paragonabili a quelli di altre destinazioni. I nostri ospiti l’hanno capito: non solo stanno arrivando numerosi, ma ad oggi non ho ricevuto una sola segnalazione di protesta».