Il direttore del Servizio di Igiene: «Così si torna indietro, isolati sei casi di variante Delta»

Martedì 13 Luglio 2021 di Alvise Sperandio
Vittorio Selle, direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica

VENEZIA - Nello scorso fine settimana l'Ulss 3 Serenissima ha trovato sei varianti Delta del Covid tra i tamponi positivi processati nel laboratorio di Genetica e Cinegenetica dell'ospedale dell'Angelo. A darne notizia è il direttore del Sisp, Servizio di Igiene e Sanità pubblica, Vittorio Selle, che a fronte della ripresa dei contagi registrata dai bollettini ufficiali della Regione in provincia gli attualmente positivi sono ritornati ieri sopra quota 400 lancia un appello: «Se vogliamo che l'estate resti un tempo di gioia e se vogliamo che i sacrifici dei mesi scorsi non vengano buttati all'aria, ricordiamoci sempre di collegare il cervello alle gambe. E, quindi, quando ci troviamo in una situazione di maggiore prossimità agli altri, non smettiamo di adottare le consuete cautele che ci proteggono da un eventuale rischio di contagio». 
 

L'ANALISI

Le scene di festa con gli assembramenti notturni nelle piazze e nelle strade per la vittoria agli Europei, non sono state l'esempio di cosa è meglio fare contro la pandemia. «È normale che il virus muti spiega Selle .

Stiamo registrando dei casi, per lo più d'importazione. Il protocollo prevede il tracciamento fino a 14 giorni prima e lo screening dei tamponi anche ai contatti cosiddetti a basso rischio. Dopodiché si effettua sempre il sequenziamento per verificare in dettaglio con cosa abbiamo a che fare. La Regione ha autorizzato il nostro ospedale hub a svolgere questa attività, fermo restando che il coordinamento resta in capo all'Istituto Zooprofilattico al quale inviamo i campioni per la classificazione definitiva».


Una decina di giorni fa, i primi contagi Delta erano stati trovati in un campo estivo a Isola Verde di Chioggia, territorio sui cui l'Ulss 3 ha competenza, ma si trattava di residenti tutti fuori provincia. Poi se ne erano aggiunti altri tre a Mestre, di cui uno ricoverato. Selle ribadisce che l'arma migliore per difendersi è il vaccino, lanciando l'ennesimo appello ai 25mila ultrasessantenni (ma sotto gli 80 anni) che, su una platea totale di 154mila, ancora non hanno voluto sottoporsi alla profilassi: quasi uno su cinque, non propriamente poco. «Questa è la fascia più in pericolo, se dovesse ammalarsi», sottolinea il direttore del Sisp. 
In parallelo, l'azienda sanitaria sta facendo un lavoro enorme con i tamponi ed è reduce da un fine settimana di fuoco in occasione del G20, nel corso del quale sono state controllate tutte le delegazioni in arrivo in città, in aggiunta al lavoro ordinario. 
 

CONTAGI E VACCINI

Nel frattempo, il bollettino riporta, a livello provinciale, 19 nuovi contagiati di giornata, 404 attualmente positivi, un decesso in più avvenuto nel sandonatese per un totale di 2.025 morti da inizio pandemia. Sempre 7 i ricoveri, con una terapia intensiva a Dolo. L'Ulss 3 Serenissima è arrivata a 606.866 vaccini somministrati in totale, la 4 del Veneto Orientale a 221.596.
 

Ultimo aggiornamento: 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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