Cavarzere. «Sono "el paròn de Cà Tron"»: blocca la strada, sguinzaglia i tre grossi cani e tiene prigionieri i vicini

Sale la rabbia: «Abbiamo chiesto aiuto e invece di cercare una soluzione, ci hanno risposto elencando i motivi per cui dovremmo stare buoni e zitti»

Venerdì 22 Marzo 2024
Cavarzere. «Sono "el paròn de Cà Tron"»

CAVARZERE (VENEZIA) - L'ultimo episodio è accaduto sabato scorso: Un anziano, a bordo di uno scooter, stava percorrendo la strada. I tre cani lo hanno inseguito, raggiunto e gli hanno corso accanto, a tale distanza ravvicinata da fargli perdere il controllo del mezzo e farlo cadere. Per i cani, forse, era solo un gioco, ma per il malcapitato è stato uno spavento terribile, prima per il terrore di essere morso, poi per quello di farsi molto male nella caduta. Solo tanto spavento e qualche abrasione, per fortuna, ma soccorrerlo non è stato il proprietario dei cani, che dovrebbe sorvegliarli, ma alcuni residenti del posto. Siamo a Cà Tron, una località di campagna percorsa da una sola stretta stradina, luogo apparentemente tranquillo ma che, invece torna a far parlare di sé per il comportamento da bullo di uno dei suoi abitanti, che definisce se stesso "el paròn de Cà Tron".

La scorsa estate, dopo una serie di inutili incontri con il sindaco, Pierfrancesco Munari, il comandante della polizia locale, Salvatore Salomone e altri, i residenti avevano riferito al Gazzettino l'assurda situazione in cui sono costretti a vivere, "ostaggi" di questo individuo e dei suoi tre cani di grossa taglia, che lui porta in giro, tipo guardie del corpo o, peggio, lascia liberi di scorrazzare nelle proprietà altrui, causando problemi anche ai portalettere e ad altri servizi pubblici. Non sono mancate neppure le morsicature di alcune persone e le liti, con minacce, perché l'uomo, tiene la macchina in strada e ostacola il passaggio degli altri veicoli e dei mezzi pubblici (rifiuti o pulmino scolastico).

«In otto mesi non è cambiato nulla riferiscono i residenti lui continua a fare il prepotente con tutti e noi possiamo solo uscire di casa stando dentro la macchina, per paura di incontrare i cani. Non possiamo fare una passeggiata, un giro in bici. Una signora, da poco vedova, si è comprata una bici elettrica e non la può usare. E lui se la gode a vederci così prigionieri». In questi mesi i residenti hanno ripreso la trafila del municipio. «Abbiamo parlato con sindaco e vice sindaco ma ci dicono che non possono fare nulla. Anzi, ci hanno demoralizzato dicendo che la strada è privata e non si possono applicare eventuali violazioni del codice, che se segnaliamo formalmente i problemi a Veritas, potrebbero decidere di non raccogliere più i rifiuti porta a porta, che anche il bus scolastico potrebbe non passare più. Insomma: noi chiedevamo un aiuto e loro, invece di cercare una soluzione, ci hanno risposto elencando i motivi per cui dovremmo stare buoni e zitti». E i carabinieri? «Siamo andati anche da loro e sappiamo che ci sono delle denunce di chi è stato aggredito dai cani ma, finora, non è successo nulla».

D.Deg.

Ultimo aggiornamento: 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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