Des Bains, bagnino in ospedale dopo il tentato salvataggio

Domenica 23 Luglio 2023 di Lorenzo Mayer
Des Bains, bagnino in ospedale dopo il tentato salvataggio

VENEZIA - Ha riportato 10 giorni di prognosi ed è in infortunio sul lavoro uno dei bagnini di salvataggio dello stabilimento balneare del Des Bains, assunto della cooperativa "Litoranea", che venerdì mattina si è calato dagli scogli partecipando ai soccorsi, purtroppo vani, prestati a Reza Rezai, stroncato in mare da un malore mentre faceva il bagno.

L'uomo, di origine afgana ma residente in Germania, era in vacanza per qualche giorno al Lido con la fidanzata alloggiato all'hotel Atlanta Augustus in via Lepanto. Nonostante la bandiera rossa, il 28enne ha deciso di entrare in acqua, mentre la fidanzata si è fermata in diga. Sarà importante proprio la testimonianza della donna già fornita ai carabinieri del Lido che sono intervenuti per i rilievi, per capire come siano andate le cose. Uno dei bagnini, dopo l'intervento, è rimasto sotto choc ed è andato al monoblocco dell'ex ospedale al mare dove è stato visitato e medicato con alcuni punti di sutura. Ha destato molti commenti, anche sui social, il fatto che, da alcuni video girati mentre l'elicottero atterrava sulla spiaggia, si notano alcune persone intente a girare video con i loro cellulari, anziché tenere a bada alcuni bambini che correvano in riva rischiando, ovviamente involontariamente, di ritardare l'arrivo dei soccorsi del "118".

Un altro aspetto, che ha creato allarme, l'indiscrezione che uno dei bagnini di salvataggio in servizio fosse ancora minorenne. Questa indicazione corrisponde al vero, ma l'impiego di personale minorenne, con regolare brevetto e assunto dalla cooperativa di salvataggio, è consentita dalla normativa. Dunque tutto in regola. Al Lido sono almeno due i bagnini di salvataggio, regolarmente assunti, tra il personale in servizio nei vari stabilimenti. Saranno poi le indagini dei carabinieri e dell'Autorità giudiziaria, a dover fare il punto, anche acquisendo varie testimonianze dei presenti, di come siano andate le cose in quei momenti così concitati e come abbia funzionato il dispositivo dei soccorsi. Tra le persone che hanno già fornito il loro racconto c'è il triatleta veneziano, Vittorio Bianchini. Bianchini anche ieri ha ribadito: "Non mi sento affatto un eroe, ho agito semplicemente come era mio dovere fare. Non ho fatto nulla di straordinario. Ho però un rammarico enorme, quel ragazzo avrebbe potuto essere salvato se si fosse arrivati prima a soccorrerlo».

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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