VENEZIA - «Ciao mi presento: sono Mattia! Amo My Little Pony e Super Mario! Mi piace disegnare! Adoro ridere! Non mi piacciono i pessimisti! Ho un fratello! E una bella famiglia! Sono Asperger!».
In realtà i Mattia sono due: c'è il Mattia in carne e ossa, che di cognome fa Nogarin, ha 26 anni, abita a Martellago, è diplomato all'Istituto d'Arte dove ha studiato Grafica, gli piacciono i libri e ancora di più disegnare, tanto che ha appena dato alle stampe un libro di fumetti.
LA SINDROME
La particolarità è che Mattia, come lui stesso si presenta nel libro, ha la sindrome di Asperger. «Gli è stata diagnosticata quando aveva 9 anni - racconta la mamma, Francesca Braga -. Adesso è una sindrome conosciuta anche perché molte persone famose, da Greta Thunberg al Ceo di Tesla Elon Musk, hanno rivelato di avere questo disturbo dello spettro autistico». Ma non è detto che sia un superpotere, anzi, in Italia permangono e si aggravano i problemi quando si raggiunge la maggiore età, tanto che la sindrome di Asperger al compimento dei 18 anni viene accomunata a una qualsiasi altra forma di disabilità, senza che siano disponibili servizi specialistici. Molta strada è stata fatta rispetto al passato, ad esempio all'Ulss 3 Serenissima è attivo un Tavolo autismo, ci sono due centri di riferimento regionali, a Verona e Treviso, ma il vero nodo è lo sbocco professionale, oggi limitato a pochi settori (giardinaggio, pasticceria, cucina), mentre servirebbe un maggiore coinvolgimento delle imprese.
LA SPECIALITÀ
La specialità di Mattia Nogarin è il disegno. E quando, con la pandemia, ha dovuto interrompere sia le lezioni che teneva alle elementari che il tirocinio alla biblioteca di Martellago, con la tutor Giulietta è balenata l'idea: visto che non si poteva andare nelle scuole a insegnare a fare i fumetti, perché non fare un libro? Così è nato questo manuale a fumetti. Che insegna un sacco di cose: con il suo omino Mattia Nogarin spiega le differenze delle nuvolette dove si scrivono le parole dei protagonisti, elenca i simboli, racconta cosa sono e a cosa servono le onomatopee. E poi mostra le tante espressioni del suo omino, da normale a deluso. E i vestiti, le ambientazioni, le esclamazioni. Con tanto di giochi e quiz finali. Del tipo: Quale simbolo viene usato per mostrare qualcuno che si è fatto male? Cuori, lampadina o stelle?. E ancora: Come si chiama la nuvoletta che ha più code? Multipla, doppia o quadrupla?. Grazie a quello che avete imparato - scrive Mattia alla fine del volume - potrete realizzare anche voi il vostro fantastico fumetto personale. In attesa di un canale distributivo, info a: ifumettidimattia@gmail.com.