La bellezza in volo, Roberto e una passione da campione del mondo

Mercoledì 14 Febbraio 2024 di Antonella Lanfrit
Roberto Buttolo campione mondiale di ornitologia

UDINE - Sveglia alle cinque ogni mattina per un'oretta e mezza di accudimento e poi via al lavoro. Al rientro serale, stesso tempo impiegato perché singoli e coppie abbiano le condizioni di vita migliori. E nel periodo delle covate, le attenzioni aumentano ulteriormente. Così ogni giorno, tutto l'anno. Passa attraverso questa diuturna e paziente cura la vittoria che il resiano trapiantato a Colloredo di Monte Albano in provincia di Udine, Roberto Buttolo ha centrato nei giorni scorsi: campione mondiale di ornitologia. L'ha spuntata tra 25mila partecipanti alla 72ª edizione del Campionato che si è svolto a Talavera, in Spagna, a fine gennaio.
Buttolo, 44 anni e una passione per gli uccelli sviluppata sin da bambino fino a dedicarsi all'allevamento è arrivato all'appuntamento con 11 esemplari di varie specie: 9 sono finiti sul podio, facendo man bassa di primo, secondo e terzo posto.

La palma più ambita l'ha vinta con un gruppo di ciuffolette femmine, un elegante cardellino è arrivato secondo e due ciuffolotti maschi in seconda e terza posizione. Fanno parte delle specie autoctone europee e quindi friulane e resiane - in cui Buttolo si è specializzato.

TIPI SELVATICI
«Non sono specie facili da allevare, conservano un che di atavico che li rende "selvatici", non facili da far riprodurre e neppure particolarmente docili, come invece lo sono i canarini». Rappresentano questo mondo, e l'allevamento di Buttolo, ciuffolotti in tutte le loro sottospecie, trombettieri Lichtenstein e sanguinea, canarini solforati, cardellini e verdoni. Complessivamente circa 200 capi. Per vincere tra tanti concorrenti, gli uccelli portati a competere dovevano soddisfare una molteplicità di criteri racchiusi in una scheda tecnica: colore, disegno del corpo, forma e taglia, portamento. E sì, perché «questo è un campionato di bellezza», precisa Buttolo, che dedica mesi alla sua preparazione. «Uno dei segreti è creare il contesto in cui l'uccello si troverà durante i giorni del concorso, affinché esso si abitui all'ambiente e possa dare il meglio di sé, per esempio in postura mentre sta sul posatoio, fiero e tranquillo», spiega l'esperto.

IL TRATTAMENTO
Per questo, l'allevatore mette i soggetti prescelti sin da ottobre-novembre «in ampie gabbie, molto più ampie di quelle previste dalla legge regionale per assicurare il benessere animale, affinché la bestiola si abitui agli spazi, trovi la sua dimensione, si senta bene e quindi possa esprimersi al meglio, anche non avendo timore delle persone che passano davanti alla gabbia. Un contenitore che l'allevatore utilizza, per altro, solo in alcuni momenti della vita degli uccelli e per alcune occasioni. L'allevamento è organizzato in voliere. «In strutture alte 2,30 metri, larghe 80 centimetri e profonde 1,60 metri faccio stare una sola coppia», esemplifica per rendere evidente il principio che lo ha sempre guidato nel suo hobby-passione: «Prima di tutto il benessere dell'animale».

GLI IMPIANTI
Così, negli anni ha creato due impianti per l'allevamento, una realtà lunga 20 metri, larga 4 metri e alta 3,3 metri e una leggermente più contenuta, di 12 metri di lunghezza 3 metri di larghezza e 2,30 metri di altezza. «Strutture molto lineari e organizzate per essere funzionali illustra -. Questa impostazione mi permette di vedere a colpo d'occhio se effettivamente ogni mattina e ogni sera tutti gli uccelli hanno avuto il necessario in fatto di pulizia, acqua e cibo. Si ottimizza il tempo per queste esigenze vitali prosegue e se ne guadagna per stare con loro». La passione per l'allevamento degli uccelli non può trovare soddisfazione solo nell'espletamento di azioni necessarie per la loro sopravvivenza. Non a caso Buttolo ha detto che la medaglia di campione del mondo «mi ripaga di una ricerca lungo quanto una vita».

GLI INSEGNAMENTI
Infatti, «è un successo maturato nel tempo aggiunge - condiviso con la famiglia, grazie alla fiducia reciproca e all'affinamento della ricerca ornitologica sotto lo sguardo del maestro Paolo Gregorutti. Quando si avvicina il momento dell'accoppiamento racconta -, metto in voliera due-tre maschi e altrettante femmine, contraddistinguendoli con un cerchietto colorato alla zampa. Prima di formare le coppie definitive, li osservo attentamente. Se due si posano spesso sullo stesso posatoio e dormono accanto, significa che tra di loro c'è più affiatamento. Se la genetica lo consente, e cioè non vi sia una consanguineità troppo stretta, lascerò che diventino coppia». Di padre e madre resiani, Buttolo ha vissuto tutte le estati della sua infanzia in Val Resia ed è lì che ha imparato a individuare i nidi tra i cespugli e a conoscere e amare le specie che ora alleva. Un hobby che ha intenzione di continuare nonostante riconosca che, soprattutto dopo il Covid, i costi per l'allevamento siano decisamente aumentati. La convinzione a proseguire, comunque, «non è in discussione»: la passione la sta già trasmettendo ai suoi bimbi e, da presidente del Hornemanni Middle European Club, una realtà con 200 allevatori di fauna autoctona europea, sta già lavorando per la riuscita del Campionato europeo di ornitologia che si terrà a Trivignano Udinese dal 7 al 9 novembre di quest'anno. «Prevediamo la partecipazione di 2mila persone tra allevatori e appassionati», conclude Buttolo.
 

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 09:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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