UDINE - Sono state la fascia collinare e di nuovo il Medio e la Bassa friulana le zone più martoriate dalla nuova ondata di maltempo prevista la scorsa notte. Momenti di paura quelli vissuti a Savorgnano al Torre, in comune di Povoletto dove il vento forte si è trasformato in tromba d'aria: sono caduti alcuni cipressi che hanno devastato il cimitero, danneggiando il muro di cinta e all'interno alcune tombe; il camposanto è stato chiuso ieri al pubblico, con la corsa contro il tempo delle squadre comunali di protezione civile per riuscire a riaprirlo per la giornata odierna, Festa di Ognissanti. A Primulacco, sempre in comune di Povoletto sono state diverse le abitazioni scoperchiate con lamiere e coppi che hanno invaso alcune arterie. Quasi ostruito il ponticello sul rio Grande che ha rischiato di minacciare la strada che porta nella frazione di Ravosa, costringendo l'intervento di alcune ditte specializzate per evitare la tracimazione.
PIOVE SUL BAGNATO
Nel Medio Friuli a Flambro, frazione di Talmassons, una cinquantina di famiglie sono rimaste senza luce dopo che un albero ha tranciato i cavi della rete elettrica; altri arbusti hanno danneggiato alcune vetture mentre un pino secolare ha distrutto il portone di accesso a Villa Savorgnan, risalente al 1700. Il maltempo si è accanito anche sulla stessa zona già martoriata dalla grandinata di luglio: a Mortegliano un'impalcatura è crollata in strada, lambendo la caserma dei carabinieri. A Rivignano Teor quasi completamente divelto un grande impianto di serre, un paio di capannoni agricoli gravemente danneggiati. In montagna, dove è riapparsa la neve sulle vette più alte, il passaggio del fronte ha determinato piogge molto intense su Alpi e Prealpi Carniche, temporali sparsi e un intenso flusso di correnti di Scirocco. Nelle ultime 24 ore sono caduti diffusamente oltre 150-200 mm di pioggia sulle Prealpi Carniche, con un massimo locale di 330 mm, dai 100 ai 200 mm in Carnia, tra i 50 e i 130 mm su Alpi e Prealpi Giulie; le raffiche di vento in quota hanno toccato punte di 153 km orari sul monte Matajur, nelle valli del Natisone, e 143 sul monte Rest. Danni contenuti: c'è stato un piccolo smottamento in val Resia, un sasso del peso di un quintale è caduto sulla ex provinciale 42, scendendo verso Tigo, dopo la centrale idroelettrica, subito dopo l'inizio del sentiero che porta a San Giorgio. La strada è comunque percorribile. Alberi caduti anche a Forni Avoltri lungo la strada regionale 355 e sempre sulla carreggiata a Bordano. Allagamenti si sono registrati a Paluzza mentre nelle valli del Natisone, a Savogna, si è registrato uno smottamento lungo la strada tra Masseris e Cepletischis.
LE FORZE IN CAMPO
Gli interventi delle squadre dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Udine e dei vari distaccamenti territoriali si sono contati a decine, così come l'impiego dei volontari delle squadre comunali di Protezione civile. L'allerta meteo di colore arancione in FVG è rimasta attiva fino alla mezzanotte di martedì 31 ottobre e per la giornata odierna si trasformerà in gialla fino alla mezzanotte per l'attesa delle piene dei fiumi Tagliamento e Isonzo in particolare. Al mattino di oggi sulla zona montana cielo in prevalenza poco nuvoloso, da poco nuvoloso a variabile sulle altre zone, con possibili foschie sulla bassa pianura. In giornata variabile o nuvoloso, con maggiore nuvolosità sulle zone orientali, dove in serata saranno probabili piogge sparse deboli o moderate.