Maltempo in Friuli, ora i fiumi fanno paura: Noncello e Meduna crescono, in città chiusi parcheggi e strade. Lo spettro dell'alluvione

Mercoledì 1 Novembre 2023 di Loris Del Frate
Il Noncello in piena, dal ponte di Adamo ed Eva

PORDENONE/UDINE - Passano gli anni, cambiano i sindaci, si alternano le maggioranze, ma quando piove abbondantemente per più di quattro giorni una parte della città finisce sott'acqua. E tutto fa supporre che succederà la stessa cosa anche questa volta. Le avvisaglie si sono avute ieri dopo che durante la notte sono state aperte le paratie di Ravedis e Barcis perchè c'era troppa acqua all'interno degli invasi. La portata è più che raddoppiata e in poche ore prima il Meduna, poi il Noncello si sono alzati.

E adesso fanno paura. Al punto che già ieri sono state chiuse diverse strade, il sindaco ha inviato l'allert con il WhatsApp per avvertire del pericolo e a Villanova Vecchia e Vallenoncello, i quartieri lambiti da Noncello e Meduna si sono sentiti i megafoni della Protezione civile e della polizia urbana per mettere sul "chi va là" i residenti. Tutto già visto. Mille volte. Tutto rodato.

STRADE CHIUSE

L'onda di piena del Meduna è transitata verso le 17 di ieri pomeriggio, poi il fiume ha iniziato a scendere (ma non c'è da illudersi), mentre il Noncello, per la formula dei vasi comunicanti, invece, ha iniziato ad alzarsie lo ha fatto sino alle 23, ora del colmo. L'assessore alla Protezione Civile, Mattia Tirelli, ha guidato due riunioni di emergenza per valutare la situazione. Se per ora Villanova l'ha scampata, in città sono state prese le prime contromisure con la chiusura del parcheggio Marcolin (le prime due file), parcheggio interrato Riviera del Pordenone e via Codafora. Sono i tre punti che già questa mattina potrebbero ritrovarsi sott'acqua. Predisposta inoltre la possibile chiusura di via Martiri Concordiesi, via Villanova di sotto. Chiuse, invece, via Di Vittorio, via frazione Villanova, via Levade, via Nuova di Corva (tratto civici dal 135 al 143), via Zorutti, via Comugne e via del Bosco. Queste strade possono essere interessate dalla fuoriuscita di Noncello e Meduna.

ALLARME ROSSO

Ma se oggi il maltempo concederà una tregua, non è certo il caso di farsi illusioni. Come è già accaduto in parecchie occasioni in passato, infatti, i due giorni successivi, giovedì e venerdì, saranno carichi di pioggia. Ed è proprio venerdì il giorno più pericoloso, quello in cui le esondazioni dei due fiumi, se il meteo non dovesse cambiare, potrebbero mettere in luce la fragilità del territorio. Dalle dighe di Barcis e Ravedis continueranno ad arrivare potenti svasi d'acqua: con le violente piogge previste i due bacini non saranno certo in grado di trattenerla. Questo ingrosserà ulteriormente Noncello e Meduna e visto che piove oramai da giorni, campi e zone verdi non potranno assorbire l'acqua. Il quadro è completo: prima potrebbe toccare al Meduna aprirsi verso Villanova e allagare parte di Villanova vecchia e Villanova bassa. Poi il Noncello oltre a salire in via Codafora raggiungendo le case, potrebbe far chiudere la Riviera del Pordenone e tutto il resto già conosciuto in città. I lavori fatti in questi anni a Vallenoncello sono garanzia di sicurezza, ma se l'acqua sarà tanta, le pompe, già attivate ieri, rischiano di non bastare e il fiume busserà alle porte delle case. L'auspicio è che non accada.

ACQUA TORBIDA

Sono dieci i comuni del Friuli Occidentale (acquedotto Destra Tagliamento) che potrebbero avere l'acqua dei rubinetti di casa non potabile perché torbida. Si tratta di Vito d'Asio, Forgaria nel Friuli, Pinzano al Tagliamento, Castelnovo del Friuli, Clauzetto, Travesio, Sequals, Arba, Vivaro e Fanna.

Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 12:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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