La caserma dei profughi a 20 metri
dal valico libero con la Slovenia

Martedì 4 Ottobre 2016 di Paola Treppo
La ex caserma Gdf e il vicino valico libero con la Slovenia
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PREPOTTO (Udine) - Tra le varie caserme dismesse che il Viminale ha preso in considerazione in Friuli Venezia Giulia per la futura accoglienza dei profughi c’è anche quella della ex Guardia di finanza di Ponte Miscecco, a Prepotto, al confine con la Slovenia.
 
Fin qui nulla di nuovo: è una ex caserma delle fiamme gialle che ha smesso di funzionare come tale parecchi anni fa, dopo la caduta dei confini, con l’ingresso della Nuova Repubblica di Slovenia in Schengen. Prima di allora la caserma presidiava la zona confinaria e il valico, non certo di prima categoria, di Ponte Miscecco. Il passaggio dall’Italia alla Slovenia, infatti, è costituito, ancora oggi, da un piccolo e stretto ponte, che si imbocca dalla strada principale (nelle foto), in mezzo al verde dei boschi incontaminati di questa zona abbastanza defilata di Prepotto. Di quello sbarramento restano, a memoria, un po’ arrugginite, le sbarre, dipinte con i tre colori della bandiera italiana, i cippi a metà ponte, la garitta in avanzato stato di decadimento sulla strada principale, e una piccola caserma delle autorità slovene dall’altra parte del passaggio, anche quella abbandonata, in rovina.
 
È qui che, se il Viminale alla fine darà il suo okay e stanzierà dei fondi per la ristrutturazione della caserma italiana della ex Guardia di finanza, potrebbe arrivare un gruppo di profughi. Non c’è certezza ma l’immobile al momento è inserito in lista ed è stato consegnato alla Prefettura. Il Comune di Prepotto, che già lo scorso anno, quando era stato ipotizzato questo genere di utilizzo, si era opposto con decisione, a oggi non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da alcun Ente o autorità rispetto alla futura possibile destinazione.
 
La ex caserma Gdf di Ponte Miscecco, però, non è come "le altre". È praticamente immersa nel verde, in un borgo piccolissimo dove vive una sola famiglia composta da tre persone e, soprattutto, è letteralmente a due passi da un confine di Stato, quello con la Slovenia, appunto, che è di libero transito e accesso per chiunque: si parla di 20-30 metri dall'uscio della caserma all'altro Stato, con la strada nel mezzo. Cosa succederà se i richiedenti asilo decideranno di farsi una “passeggiata” nella vicina Slovenia? Saranno ripristinati i controlli armati come un tempo? Sarà riposizionata una sbarra? E poi c’è il problema della forte vocazione turistica di Prepotto, un paese "a misura d'uomo", che ha fatto del vino Schioppettino e dell'agricoltura di qualità la sua bandiera e la sua forza, con tante floride cantine e vigneti a perdita d’occhio, senza contare i locali, gli agriturismi e le trattorie che puntellano questo zona molta calma e tranquilla della provincia di Udine. 

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