L’orso si è rifatto vivo a Faedis: quattro pecore aggredite, una trovata morta. Allevatori in allarme

La Forestale di Attimis ha fatto un sopralluogo, trovando delle tracce di zampe di orso. "Probabilmente un giovane esemplare maschio sloveno"

Venerdì 3 Maggio 2024 di C.D.M.
L’orso si è rifatto vivo a Faedis: quattro pecore aggredite, una trovata morta. Allevatori in allarme

FAEDIS - Ci sarebbe stata una nuova predazione da parte di un orso ai danni di un'azienda agricola di Faedis. Nel mirino del plantigrado sono finite delle pecore.

La notizia si è rapidamente diffusa fra gli allevatori della zona, non senza una certa comprensibile preoccupazione con interrogativi legati alla provenienza dell'orso.

L'episodio

Come spiega il sindaco di Faedis, Luca Balloch, l'episodio è avvenuto lo scorso weekend, di notte. «È stato trovato il cadavere di una pecora, due pecore sono state ferite, mentre una quarta è sparita. I due esemplari feriti sono stati prontamente curati dal veterinario e dovrebbero rimanere in vita. Quindi in totale, si parla di quattro pecore attaccate». Sul "responsabile" della predazione «stanno indagando. È stata interpellata l'Università che farà le analisi sul cadavere della pecora morta. La Forestale di Attimis ha fatto un sopralluogo, trovando delle tracce di zampe di orso. Fra questo e le segnalazioni ricevute in precedenza, di avvistamenti da parte di persone o fototrappole, si può ragionevolmente pensare che si possa trattare di un orso. Ma solo l'esame sul cadavere della pecora ci darà la conferma». Ma la certezza si avrà solo quando le analisi degli esperti si saranno concluse. «Il pastore non era purtroppo riuscito a richiamare le pecore, che hanno passato la notte fuori e probabilmente un orso, magari sceso di quota in seguito alle nevicate, ne ha approfittato», ipotizza il sindaco di Faedis.

L'esemplare

«Non ha il radiocollare e quest'ultimo episodio non è stato fotografato», ma in paese i sospetti, prosegue, chiamano in causa «probabilmente un giovane esemplare maschio sloveno che potrebbe aver abbandonato il branco in cerca di "fortuna" e che era già stato beccato con le fototrappole in precedenza».
Come spiega il primo cittadino di Faedis, non è la prima volta che l'azienda, che ha subito quest'ultima predazione, fa i conti con un grande carnivoro. «Aveva già subito una predazione in passato. Purtroppo dobbiamo convivere con questa nuova realtà, che un po' stride con la libertà di allevare in zone montane. La pastorizia diventa sempre più complessa. Gli operatori del settore sono abbastanza affranti. Dicono: "Siamo in difficoltà economiche, in più si aggiunge l'orso...". Insomma, sono arrabbiati».


Il precedente

Le preoccupazioni legate alla presenza degli orsi hanno investito recentemente anche un'altra zona della nostra regione. Non è di molti giorni fa, infatti, la diffusione della notizia di una predazione, in quel caso, però, da parte dell'orso Francesco, il plantigrado trentino che da alcuni anni ha trovato nella montagna friulana il suo ambiente naturale prediletto. Come riportato ad aprile scorso dalle cronache, dopo il risveglio dal letargo, infatti, in quell'occasione, quell'esemplare di carnivoro aveva teso l'agguato a una pecora di proprietà della cooperativa agricola di Voltois, in Val Tagliamento. In quel caso il passaggio dell'orso era stato filmato da alcune fototrappole. L'episodio era stato riferito dal primo cittadino di Ampezzo in persona, Michele Benedetti, su Facebook.

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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