Allestito all'ex comprensorio militare
un nuovo centro raccolta migranti

Venerdì 3 Luglio 2015 di Maurizio Bait
La caserma Zucchi, oggi dismessa
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CHIUSAFORTE - La caserma Zucchi di Chiusaforte, o meglio un’ala dell’ex comprensorio militare, è la nuova candidata a ospitare un centro di prima accoglienza per migranti. In questi giorni sono in corso verifiche sulla praticabilità della soluzione, che va ad aggiungersi all’ex casermetta dei Carabinieri a Fusine, naturalmente all’ex caserma Cavarzerani di Udine che oggi ospita una tendopoli ma presto sarà parzialmente riattata, e con ogni probabilità all’ex casermetta della Guardia di finanza a Prepotto. Anche qui sono previsti sopralluoghi tecnici e istituzionali a breve.

E se a Muggia la soluzione fin qui trovata deve ancora essere verificata, appare invece più probabile che l’ex caserma Monti di Pordenone, nella zona settentrionale della Comina, sia la scelta giusta.

Nessun centro di prima accoglienza, invece, nelle ex strutture veterinarie di Pontebba, che tuttavia con la teorica disponibilità di 20-25 posti per migranti resta parte del progetto già a suo tempo presentato dai sindaci della Val Canale per una sessantina di posti in tutto, ma finora non attivato.



Sul fronte degli arrivi, un’altra cinquantina di stranieri ha varcato ieri il confine ed è stata rintracciata in parte (una decina) dalla Polstrada di Amaro sulla A23 e per la più larga misura sotto il Matajur, in Comune di Savogna: ancora una volta i passeur dimostrano di prediligere i sentieri di montagna, battuti da secoli e talora divenuti celebri per eventi bellici, all’evidente scopo di aggirare i controlli di polizia.

Quella del Carso e delle Prealpi Giulie torna per l’Italia e il Friuli Venezia Giulia un’autentica prima linea.

Ultimo aggiornamento: 12:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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