Il Prosecco non piace più? Frena la vendita con il 10% di bottiglie in meno

Sabato 11 Novembre 2023 di Elena Filini
Il Prosecco non piace più? Frena la vendita con il 10% di bottiglie in meno

PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) - Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg: in frenata le vendite delle bollicine (-10%) anche se l’area cresce soprattutto all’estero come destinazione turistica (+20%). Il Consorzio presenta il rapporto economico chiudendo un anno in salita per i consumi ma interessante sotto altri rispetti: dall’equilibrio interno ritrovato al posizionamento del nome.
Come sempre ci sono la buona e la cattiva notizia. Che le vendite quest’anno fossero meno smaglianti si era capito da subito. Ad inizio 2023 il trend sembrava drammatico, poi a partire dalla tarda primavera si è avuta la ripresa. Dalla Docg però non trapela particolare ansia. «Ben più sostanziale e importante per il futuro, il lavoro fatto sul valore del vino e sul suo posizionamento», affermano dal Consorzio.

In questo senso pare esserci uno spiraglio: l’indagine Isos restituisce un posizionamento in crescita, con un voto da parte degli utenti che non scende mai sotto l’8. Ecco infine la buona notizia: il dato sul turismo. La destinazione cresce a doppia cifra, oltre il 20% rispetto al 2022. E con essa l’economia di territorio.


CALO NEI CONSUMI
Non si nasconde Elvira Bortolomiol, e spiega le ragioni di una contrazione che se non attesa era temuta dopo l’exploit del 2022. «La presentazione del rapporto economico è un momento di riflessione indispensabile per la nostra denominazione. L’anno che stiamo per chiudere è stato molto complesso, ma alla complessità e all’evolversi repentino degli eventi ormai siamo abituati. Il 2023 si chiuderà con circa il 10% in meno delle bottiglie vendute rispetto al 2022. Dopo un inizio anno molto lento abbiamo recuperato negli ultimi mesi e oggi registriamo una flessione rispetto al 2022 assestandoci nuovamente sui valori pre-pandemici. Lo scorso anno infatti ha rappresentato un’eccezionalità, e i dati di oggi sono più fedeli alle reali potenzialità della denominazione», afferma Elvira Bortolomiol, Presidente del Consorzio di Tutela. «Rileviamo una riduzione delle vendite in volume all’estero (circa -6%), cui corrisponde comunque un aumento del valore del 4,5%. Quest’ultimo dato ci rassicura e ci conferma che il lavoro sul posizionamento del prodotto continua a essere vincente». La riduzione dei volumi venduti nel 2023 è il risultato di comportamenti diversi osservati nei vari canali di distribuzione. Innanzitutto, si analizza il mercato italiano per il quale si nota che la ristorazione, sostenuta soprattutto dalla crescita del flusso di turisti stranieri, sta mantenendo i volumi mentre si nota una decrescita nella grande distribuzione. Il volume di vendite in Gdo considerato il periodo ottobre 2022 – ottobre 2023 risulta inferiore a quelle dello stesso periodo dell’anno precedente del 6,5%, contro un aumento in valore pari al 2,3%. Con il passare dei mesi, tuttavia, la domanda nel 2023 si sta riallineando con quella dell’anno precedente e nel trimestre luglio, agosto, settembre 2023 le vendite in grande distribuzione sono cresciute rispetto al 2022 del 3,4% in volume e del 6,8% in valore.


LA PERCEZIONE
I ribelli, le lettere e le divisioni all’interno della Docg hanno una sola grande matrice. Si chiama valore. Comunicare cioè al consumatore finale la differenza ontologica del Prosecco superiore, fatto di collina, fatica, terroir diversi e raccolta manuale. Per comprendere meglio come muoversi in questo contesto economico il Consorzio ha commissionato a IPSOS una ricerca sulla percezione del prodotto. «Il profilo di immagine del Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore Docg è in pole position fra i diversi vini spumanti», afferma Enzo Risso Direttore scientifico IPSOS. «La recente indagine realizzata da Ipsos su un campione complessivo 1000 italiani e 500 giovani mostra un quadro positivo del positioning del vino delle colline. In una scala di voto da 1 a 10, il 70% degli italiani assegna al Conegliano Valdobbiadene un voto ottimo, tra l’8 e il 10, superando tutti gli altri vini, compreso Champagne, Franciacorta e Trento DOC».


I FLUSSI
I dati dei flussi turistici sono ancora parziali: manca infatti tutto l’autunno. Ma ce n’è già abbastanza per gioire: il territorio registra una crescita continua dal 2022 fino ai primi sette mesi del 2023: in particolare aumentano del 16% gli arrivi e del 12,2% le presenze nel periodo gennaio-luglio 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Ma il vero exploit è la domanda internazionale che cresce con tassi di oltre il +20% rispetto al 2022.

Ultimo aggiornamento: 14:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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