Vino sì, ma con moderazione. L'azienda Bottega di Bibano lancia l'etichetta con il monito: «Massimo due bicchieri al giorno»

E' la prima realtà in Italia ad aver creato bottiglie che invitano ad un consumo consapevole del prodotto

Giovedì 16 Febbraio 2023 di Redazione web
Vino sì ma con moderazione. L'azienda Bottega di Bibano lancia l'etichetta con il monito

BIBANO (TREVISO) - Vino sì, ma con moderazione. L'azienda Bottega di Bibano è la prima in Italia a dare vita ad etichette che recitano: «Vi suggeriamo un consumo massimo giornaliero di due calici».

Il monito si trovata sulle bottiglie con il marchio a forma di cuore. 

Vino, al massimo due bicchieri. L'etichetta innovativa

È lo stesso Sandro Bottega, patron dell'omonima azienda tra i principali produttori di vino e distillati italiani, a spiegare questa scelta: «Medici e politici, produttori e consumatori hanno spesso detto delle cose giustissime: l'alcol fa male, ma se consumato in quantità moderata, è un male che il nostro corpo riesce a tollerare bene; altri hanno detto delle sciocchezze senza basi scientifiche, compresa la dimensione del cervello. In Bottega siamo sempre stati sensibili al concetto "bere bene fa bene" e addirittura già 30 anni fa distribuivamo un opuscolo nelle scuole per insegnare ai giovani cosa significasse "bere bene", oppure distribuivamo i nostri cataloghi con il carattere Braille, anche per far presente che l'eccesso di alcol porta alla cecità, oppure ancora abbiamo dato supporto agli enti che si occupavano del reintegro degli alcolisti. L'impegno sociale della nostra azienda non si è mai fermato, l'educazione al bere è proprio il primo atto da fare prima ancora di iniziare a bere. Ecco che abbiamo deciso di sintetizzare tutte queste cose, indicando in etichetta il consumo massimo suggerito di un alcolico, quindi 2 bicchieri al giorno di vino. Non è un'imposizione - sottolinea Sandro Bottega - né un invito al consumo e, soprattutto, nemmeno avvertimento terroristico come in Europa si è discusso, ma è un modo per educare: tutti dobbiamo fare la nostra parte cercando una reciproca comprensione che speriamo arrivi anche dalla politica, che molto spesso, prima di parlare, deve studiare la materia».

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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