Funerale di Vanessa Ballan, il compagno Nicola davanti alla bara bianca: «Devo farmi forza per nostro figlio»

Sabato 30 Dicembre 2023 di Mauro Favaro
Nicola Scapinello chino sulla bara bianca di Vanessa e il cuscino del figlio Mattia

CASTELFRANCO «Abbiamo passato momenti meravigliosi insieme. Vanessa era una ragazza normale. E poi una mamma premurosa, presente, dolce e amorevole. Vorremmo che tutti la ricordassero come semplice e solare, anche nelle difficoltà che la vita riserva. Lei è e sarà sempre nei nostri cuori». Nicola Ballan, il fratello della 26enne uccisa a Spineda di Riese, ha ricordato così Vanessa alla fine del funerale celebrato nel duomo di Castelfranco. L'emozione affastella le immagini. Le più significative, però, sono scolpite nel cuore. «Come quando tagliando la carta sei arrivata al mio povero indice: ne porto ancora il segno» ha detto Nicola parlando direttamente alla sorella. Da piccoli le giornate passavano tra scuola, compiti, sport e un po' di televisione. E poi Vanessa ha incontrato Nicola Scapinello, il suo compagno.

DA ADOLESCENTE A MAMMA

«Undici anni fa avete iniziato la vostra relazione e la vostra storia d'amore. E da un giorno all'altro ti abbiamo visto passare da adolescente a giovane mamma - dice il fratello sempre rivolgendosi a Vanessa - ti sei messa in gioco per essere la mamma che tutti abbiamo conosciuto con il tuo "Ninì", così lo chiamavi, la compagna e la lavoratrice affidabile e attenta.

La tua risata era contagiosa. Mi sono chiesto spesso come facessi a far sembrare tutto così semplice. Ma adesso queste domande non hanno senso. E lasciano spazio a un immenso dolore». Da quel maledetto martedì della settimana scorsa la vita di Vanessa e Nicola è stata inevitabilmente passata al setaccio. Ed è emerso un amore capace di superare anche delle difficoltà. «Vorrei che Vanessa fosse molto di più di quello che è stato detto fino ad ora. Mi piacerebbe che ciò che è successo ci facesse veramente aprire gli occhi su quello che ci circonda. Ci siamo abituati a essere concentrati solo su noi stessi -conclude il fratello- invece dovremmo imparare ad aprire di più agli altri. A essere accoglienti. Senza girarci dall'altra parte. Indossiamo gli occhiali sbagliati: dovremmo buttarli via e mettere quelli dell'amore. La vicinanza può guarire, un gesto può cambiare le cose». In questi giorni le comunità si sono strette alle famiglie Ballan e Scapinello.

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QUEL SORRISO NEL CUORE

Oggi, però, guardare avanti è difficile. «È successa una cosa assurda, inaccettabile - ripete Alessandra, operatrice della mensa che ha conosciuto Vanessa all'asilo quando era ancora una bambina - siamo distrutti dal dolore. Pensiamo alla sua famiglia, alla mamma, e torniamo sempre con il pensiero a lei, rivedendola come quando l'abbiamo incontrata dopo la nascita del bambino. E adesso non c'è più». «Il suo sorriso era la cosa più bella. Resta stampato nei nostri cuori - dice una collega di lavoro - con lei era impossibile essere tristi: ti tirava su il morale anche se non volevi». Gli amici le hanno dedicato una corona di fiori. Con una semplice firma: "La compagnia". E ora non si escludono altre iniziative in memoria di Vanessa. «Lei e Nicola erano splendidi - evidenzia una delle amiche - un ricordo particolare è quando ci avevano mostrato l'anello in vista del matrimonio: stavano costruendo una famiglia insieme». Nicola, il compagno di Vanessa, prova a farsi forza: «Volevamo sposarci. Si pensava di farlo dopo la fine della sua gravidanza. Invece tutto questo è stato improvvisamente cancellato - ha confidato nei giorni scorsi agli amici - adesso è dura. Ma so che devo iniziare a cercare di guardare avanti. Lo devo fare anche e soprattutto per il nostro bambino». Un riferimento fatto ieri anche dal vescovo Michele Tomasi durante il funerale. «È l'amore di Dio - è stata la conclusione dell'omelia - che permetterà alle famiglie di Vanessa e di Nicola di trovare un senso nella vita, prendendosi cura gli uni degli altri e tutti insieme del piccolo di 4 anni, nel ricordo grato e riconciliato di Vanessa».

Ultimo aggiornamento: 11:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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