«Si tratta di un gesto blasfemo.
LA CONDANNA
«Sono sfinita nel commentare questo tipo di episodi - spiega il primo cittadino - Siamo in pieno lockdown, il Sacrario è chiuso con tanto di cartelli di divieto di accesso sistemati in ognuna delle varie entrate. Nonostante questo però ci sono dei fenomeni che violano i divieti, salgono al Sacrario e profanano un luogo doppiamente sacro. E la stessa colpa di chi ha commesso questo gesto ce l’ha anche chi l’ha fotografato e poi ha postato il tutto su Facebook: anche lui infatti non ha rispettato i divieti. Una persona normale intanto non sarebbe entrata nell’area del Sacrario proprio a causa del divieto, ed eventualmente vista la sigaretta l’avrebbe tolta e magari fatto presente il tutto ai militari. E colgo l’occasione per ringraziarli perché sono lì presenti anche in questi giorni di festa, e sarebbero intervenuti senza creare questo ennesimo polverone».
LA POLEMICA
Infatti l’immagine postata su Facebook ha scatenato immediatamente un serrato dibattito con più di trecento commenti di tutti i tipi e decine di condivisioni. E ognuno ha detto la sua. C’è chi infatti ha consigliato di chiudere completamente la strada di accesso al Sacrario, chi ha proposto invece di coinvolgere i cittadini nel controllo dell’intera area e chi infine si è aggiunto alla lunga e inutile sequela di insulti. Nel frattempo, mentre il dibattito sui social continua, l’unica cosa che i cittadini possono fare è osservare i divieti e segnalare alle forze dell’ordine o ai soldati chi invece li infrange.