Treviso. La lotta al tumore al seno con l'intelligenza artificiale: il nuovo mammografo 3D comprato con i soldi della «Corri in rosa»

Venerdì 27 Ottobre 2023 di Mauro Favaro
Treviso. La lotta al tumore al seno con l'intelligenza artificiale: il nuovo mammografo 3D comprato con i soldi della «Corri in rosa»

TREVISO - L’intelligenza artificiale contro il tumore al seno. Anche in 3D. E con la prospettiva di affidarle la lettura di 50mila mammografie all’anno, pur sempre sotto il controllo dei medici. A Treviso si usa già un programma che confronta le mammografie con 1,3 milioni di indagini immagazzinate nel proprio “cervellone”, facendo scattare un Alert davanti al sospetto della più piccola micro-calcificazione.

E adesso si punta a un salto di qualità ulteriore con l’acquisizione di un nuovo software in grado di processare le immagini in tre dimensioni. Un passo in più per il Ca’ Foncello che proprio ieri è stato inserito tra i migliori ospedali d’Italia dal Programma nazionale esiti, targato Agenas, per l’area oncologica e per quella cardiovascolare (è tra le 11 strutture dove si effettuano più bypass aorto-coronarici). <WC>


L’INIZIATIVA
<WC1>Il nuovo investimento nell’intelligenza artificiale per lo screening mammografico sarà possibile anche grazie al contributo che arriverà dalla “Corri in rosa, la manifestazione organizzata dalla Tri Veneto Run a sostegno della radiologia senologica che il 12 novembre porterà oltre 3mila donne sui percorsi (6 o 13 chilometri) di San Vendemiano. Più il convegno “Alleanze virtuose: l’attività fisica e lo screening” in programma per il 31 ottobre (alle 18) nell’auditorium Dina Orsi di Conegliano. <WC>«<WC1>E’ stato dimostrato che l’intelligenza artificiale alleggerisce il lavoro del 44%. Ciò permetterà di affaticare meno i radiologi e di avere diagnosi sempre più precise – spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell‘Usl – si tratta di uno strumento straordinario per il nostro programma di screening. Anche grazie a questo riusciamo a salvare vite<WC>»<WC1>. L’obiettivo principale è sempre la diagnosi precoce. Dopo l<WC>’<WC1>emergenza Covid, lo screening è tornato a regime. <WC>


I NUMERI
<WC1>L’anno scorso nella Marca sono state invitate oltre 51.200 donne. Quasi 43.900 si sono sottoposte all’esame. E per 1.200 sono scattati gli approfondimenti. <WC>«<WC1>Con la fine di quest’anno avremo recuperato tutto – conferma Paolo Patelli, direttore del dipartimento di Prevenzione – l’adesione è ottima, anche perché va considerato che una parte delle donne esegue la mammografia in altri percorsi e di conseguenza non è necessario lo screening<WC>»<WC1>. Nel trevigiano ci sono 900 nuovi casi di tumore al seno all’anno. Nel 2022, nello specifico, sono state identificate 401 neoplasie maligne. Cioè 8,3 ogni mille persone. <WC>«<WC1>La prevenzione è fondamentale. Il futuro passerà sempre di più per questa, altrimenti il sistema non reggerà – avverte Benazzi – in vent’anni lo screening ha ridotto la mortalità per tumore al seno del 30%. Ma non si abbassa la guardia dato che, in generale, i tumori sono in aumento dello 0,3% all’anno<WC>»<WC1>. Strada segnata sul piano dell’innovazione. <WC>«<WC1>Ci sono studi che indicano che in futuro si potrà pensare di affidare una delle due letture (attualmente c‘è una doppia lettura delle mammografie, fatta da due diversi specialisti, ndr) all’applicativo dell’intelligenza artificiale – sottolinea Claudia Maria Weiss, referente diagnostico del programma di screening – così i medici potranno essere più impegnati sia nell’attività di controllo che nel rapporto con i pazienti<WC>»<WC1>. La rincorsa parte dalla nuova edizione della “Corri in rosa”. <WC>«<WC1>Sarà una giornata di festa pensando a chi userà lo strumento e anche a chi non ce l’ha fatta: ci accompagneranno nella camminata<WC>»<WC1>, sottolinea Francesco Sartori, presidente della Tri Veneto Run, ieri presente al lancio dell’iniziativa assieme a Renzo Zanchetta, vicesindaco di San Vendemiano, e Aldo Zanetti. E già si pensa a organizzare qualcosa di simile per incentivare la prevenzione anche tra gli uomini per quanto riguarda la prostata e il colon. 

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