Bottega storica chiude a San Giacomo. Il supermercato Crai abbassa le serrande: «Nessuno vuole comprarlo, abbiamo messo tanti annunci»

Giovedì 25 Aprile 2024 di Arianna Rusalen
I proprietari

VITTORIO VENETO (TREVISO) - Dopo più di quindici anni di attività chiude l’alimentari Crai di via Menarè a San Giacomo di Veglia. Il piccolo supermercato gestito dai coniugi Paola Gava e Gabriele Dal Ben abbasserà le serrande il 31 maggio. Punto di riferimento per tanti sangiacomesi, il negozio si è distinto negli anni per la cura del servizio alla clientela, che per molti anziani significava trovare conforto, qualche parola gentile e un aiuto nel portare la spesa a casa. Per questo la notizia è stata accolta con tristezza, ma dietro alla chiusura si nasconde solo il meritato riposo del pensionamento. Per Gabriele, infatti, la pensione è arrivata ormai 5 anni fa. «Abbiamo preso questa decisione perché, dopo circa tre anni di tentativi di vendere l'attività, mio marito è arrivato al quinto anno dalla pensione. È giusto che possa finalmente godersi il suo meritato riposo, ma gestire l'attività da sola sarebbe troppo gravoso per me», spiega la moglie e titolare Paola Gava.

Annunci a vuoto, nessuno vuole comprare il supermercato

Molti gli annunci pubblicati, a cui sono seguite alcune risposte, ma nessuno si è ancora mostrato disponibile a impegnarsi in questa attività. Il negozio oggi offre vari servizi, dal negozio alimentare alla vendita di giornali, ma ad attirare di più sembra essere la tabaccheria. Anche se non sembra bastare per comprare l’intera attività. «Abbiamo visto che l’interesse è quasi a zero, soprattutto per l’alimentare. Molti si sono tirati indietro perché hanno capito che gestire un'attività del genere non è semplice – spiega Gava - Alcuni hanno proposto di trasformarlo in un bar, per poi rinunciare perché l’ambiente risulta troppo grande». Molti anche i sacrifici negli ultimi anni, che hanno portato benefici anche durante i momenti di crisi. Tuttavia, l'arrivo dell'Ipermercato Tosano a pochi chilometri ha colpito inizialmente gli affari. La vicinanza dei clienti fidati però è stata tale da permettergli di riprendersi egregiamente. «Dal punto di vista economico, il negozio funziona bene, ma l’interesse ad acquistare sembra zero – racconta dispiaciuta la titolare - Lavorare ogni sabato e domenica, oltre a più di 8 ore al giorno, sembra essere sempre più difficile. Inoltre, l'impatto del grande supermercato è stato notevole. Ma siamo riusciti a riprenderci, perché i clienti preferiscono le piccole attività dove c'è il dialogo e si conoscono le persone, rispetto ai grandi supermercati dove ci si sente solo un numero.

Senza dubbio, ci mancherà il rapporto sociale con i nostri clienti». Ad essere dispiaciuti anche i titolari. «Ci dispiace perché è un punto di riferimento per tanti anziani, ma è arrivato il momento di pensare anche alla propria salute».

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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